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Auto senza targhe e tendone, il presidio degli apolidi va avanti

Da quattro giorni dormono in auto, mangiano e si siedono sulle scale della questura. I video su Youtube: «Noi non siamo ricercati ma siamo fieri di essere la vergogna di questo territorio»
Il presidio degli apolidi davanti alla questura

GROSSETO. La resistenza degli apolidi non fa un passo indietro. Al suono delle loro voci riprese con il cellulare e postate sul canale Youtube di Valentina Fusco. La donna qualche giorno fa si è vista sequestrare la targa della sua auto, contraffatta, mentre viaggiava lungo l’Aurelia. Cori, come «Chi non salta ricercato è», risate, proclami. 

Da mercoledì 3 aprile, quando la donna che si dichiara apolide si è presentata in questura per denunciare il sequestro della targa della sua auto da parte della polizia municipale di Follonica, un gruppo di cinque, sei, sette, dieci persone ha allestito un presidio davanti alla questura, sotto gli occhi degli agenti. 

«Non siamo ricercati, ci siamo presentati noi»

In questura, quando gli agenti si sono accorti che i documenti presentati dalla donna erano stati anche quelli contraffatti, così come la targa della sua auto, sono stati trattenuti. 

«Non siamo ricercati, ci siamo presentati noi qui. Non ci stanno tenendo con le catene ai piedi – dice Valentina Fusco nell’ultimo video pubblicato venerdì sera su Youtube – Siamo brutti e cattivi, non ci fanno entrare in questura per utilizzare i bagni». 

Apolidi, no vax, complottisti. Al presidio allestito da giorni dalla donna, arrivano persone da tutta Italia per sostenerla. Da Torino, ad esempio, è arrivato Edoardo Dini, che su Telegram gestisce un canale che si chiama “Il club dell’antivirus” e che conta 27.887 iscritti. Immortalato in un video, pubblicato sul suo canale, con un paio di manette ai polsi mentre spiega: «Non è successo niente, è tutto a posto. Ci hanno lasciato un souvenir», mostrando le manette, false ovviamente. 

Il braccio di ferro tra la donna e la polizia è cominciato quando, dopo il sequestro della targa della sua auto, si è presentata agli agenti con un documento contraffatto che è stato sequestrato. Voleva denunciare il comandante della polizia municipale di Follonica. E non è la prima volta che il suo nome risuona negli uffici della questura, come negli uffici di molti altri Enti e istituzioni ai quali si è spesso rivolta con richieste che non possono essere soddisfatte. Come il rilascio del passaporto senza però farsi prendere le impronte digitali

Asserragliati in auto per evitare i controlli

Qualche giorno fa, sono intervenuti gli agenti della polizia municipale, per invitare i manifestanti a lasciare il presidio. Manifestanti che, a ogni controllo da parte della polizia hanno reagito asserragliandosi nelle loro auto

Da giorni i manifestanti stanno facendo la spola tra il piazzale della questura e il bar, per mangiare e utilizzare i servizi igienici, suonano, ridono e scherzano tra loro. Sabato 6 aprile, si sono seduti sulle scale della questura da dove sono stati mandati via. «Eravamo seduti sotto al sasso dedicato ai caduti  – ha detto ancora Fusco nel video pubblicato nel pomeriggio di sabato – quando ci hanno fatti alzare, anche se non davamo noia a nessuno. Ci hanno detto che stavamo bivaccando, ma non è vero. Eravamo solo seduti». 

Sono diventati una ventina, nel pomeriggio, i manifestanti che sono andati a sostenere la battaglia di Fusco, che si è vista sequestrare la targa della sua auto nel pomeriggio di martedì 2 aprile sull’Aurelia. 

L’auto della donna che ha avviato la protesta è ancora senza targa e non può quindi circolare

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Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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