ABBADIA SAN SALVATORE. Ci sarà tutto il paese, e non solo, oggi, giovedì 9 giugno alle 16, nella chiesa del cimitero di Abbadia San Salvatore (Siena), dove risiedeva, per dare l’ultimo saluto a Leonardo Lorenzoni e per stringersi attorno ai genitori, Alberto e Marinella, che hanno perduto il loro unico figlio a soli 31 anni, al nonno materno Enio e alla fidanzata con cui progettava di andare presto a convivere.
Una tragica e prematura scomparsa, quella del giovane deceduto in seguito al terribile incidente stradale successo nel pomeriggio di lunedì 6 giugno, lungo la provinciale 64 del Cipressino, nel territorio comunale di Castel del Piano, nel Grossetano, che ha scosso tutta la comunità dove la vittima era conosciuta a ben voluta da tutti, così come i suoi familiari, tanto che anche il sindaco ha espresso il suo profondo cordoglio.
Una serie di sorpassi azzardati
Congiunti che adesso, straziati da un dolore senza fine, chiedono che sia fatta piena luce sui fatti e giustizia e per questo, attraverso il consulente legale Massimiliano Bartolacci, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.
In particolare, i genitori di Leonardo non si capacitano sui motivi per i quali il conducente della Jeep Compass con cui la moto del trentunenne, una Yamaha FZ, si è scontrata frontalmente, abbia azzardato, come hanno riferito numerosi testimoni, una serie di sorpassi su una strada così tortuosa come quella del Cipressino, invadendo la corsia opposta dove il giovane stava regolarmente procedendo.
Lorenzoni, che stava rientrando da una giornata trascorsa al mare con la sua fidanzata a Castiglione della Pescaia, per iniziare il suo turno in un noto pubblico esercizio del suo paese dove lavorava da alcuni anni, non ha potuto nulla per evitare il pesante e fatale ostacolo che gli si è materializzato all’improvviso davanti. L’automobilista, cinquant’anni, residente a Santa Fiora, è stato subito iscritto nel registro degli indagati per il reato di omicidio stradale dal pm Giampaolo Melchionna.
I familiari di Lorenzoni e Studio3A hanno accolto con estremo favore lo scrupolo del sostituto procuratore, che non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia sulla salma e ha dato rapidamente il nulla osta per la sepoltura, essendo chiaro che il motociclista è deceduto per i gravissimi politraumi riportati prima nell’impatto con il Suv e poi nella rovinosa caduta a terra, ma ha invece disposto un altro accertamento non ripetibile, una perizia cinematica che sarà fondamentale per ricostruire la dinamica, le cause e le responsabilità del sinistro.
L’incarico sarà affidato mercoledì 15 giugno, alle 11.15, negli uffici giudiziari di via Monterosa, all’ingegner Andrea Guidetti, il consulente tecnico d’ufficio scelto dal magistrato: alle operazioni peritali parteciperà anche un ingegnere cinematico messo a disposizione da Studio3A come consulente di parte per i propri assistiti.
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