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Asserragliati in chiesa per difendere la Madonna

Dopo dieci anni torna in processione la statua della Madonna delle Grazie a Batignano: esce ogni cinque anni, ma l’ultima volta sfilò solo la sua immagine su un Ape a causa del Covid. La storia, la tradizione e il programma della festa della Madonnina che salvò il paese dalla siccità
La statua della Madonna delle Grazie

GROSSETO. Quando la chiesa di San Martino a Batignano fu semidistrutta da una frana, l’allora vescovo di Grosseto decise di portare via la statua della Madonna delle Grazie, alloggiata da secoli nella cappella di destra. La gente del paese, appena venne a conoscenza dell’intenzione del vescovo, si barricò all’interno della chiesa. Restarono chiusi dentro per una settimana, mettendo in atto la prima – e unica – occupazione che si ricordi nel borgo. 

La Madonna delle Grazie rimase al suo posto. Aveva fatto, nei secoli precedenti, il miracolo di far piovere, salvando così il paese, i suoi abitanti e gli animali che venivano allevati, da morte certa. E per questo Batignano ha sempre avuto una grandissima venerazione per la “sua” Madonna. Che quest’anno, dopo 10 anni, tornerà ad essere celebrata come si deve. A Batignano, domenica 27 aprile, sarà festa grande. 

La Madonna che fa piovere torna in processione

Sono passati dieci anni da quando la Madonna delle Grazie è stata portata in processione. La statua, che si trova in una teca nella cappella di destra della chiesa di San Martino, viene messa sul trono e fatta uscire dalla chiesa ogni 5 anni, per ricordare la grazia ricevuta dai batignanesi quando la pregarono di far piovere. 

E immancabilmente, l’ultima domenica di aprile, qualche nuvola si affaccia sul paese e qualche goccia cade, a ricordare il miracolo. 

A Batignano, quest’anno è festa grande: cinque anni fa la pandemia del Covid ha impedito l’organizzazione della festa e la processione. Ma il parroco, insieme a due paesani, portò in giro per le strade del borgo l’immagine della statua, su un’Ape Piaggio. Gli abitanti del borgo aspettarono affacciati alla finestra ad aspettare il passaggio. 

50 festaioli e le ragazze dell’offerta

Ogni cinque anni poi, il parroco estrae a sorte 50 batignanesi, “i festaioli”, che hanno il compito di organizzare le celebrazioni e portano un cero, mentre le ragazze del paese presentano la loro “offerta” alla Madonna delle Grazie, scrivendola su un bigliettino. 

È sempre il parroco a estrarre il bigliettino della ragazza che indosserà poi la fascia azzurra e porterà lo stendardo a processione. 

Una festa religiosa sì, ma anche una festa di paese, alla quale partecipano tutti. Dopo la messa, alla processione, partecipano tutti: la banda, i tamburini, i figuranti del corteo storico del paese, le istituzioni. 

Il ricordo di Aurora

Quest’anno, a Batignano, la festa della Madonna delle grazie assume un significato ancora più profondo. Non soltanto perché da 10 anni la statua non viene portata in processione, ma anche perché è la prima organizzata in ricordo di Aurora Bellini, la 19enne morta durante una gita scolastica

Domenica 27 aprile, alle 10,30 sarà celebrata la messa, poi ci sarà la processione per le strade del paese. Ma a Batignano si fa festa da giovedì 24 aprile: allo stand c’è infatti il torneo di burraco, mentre il 25 aprile protagonista sarà la briscolata. Sabato 26, per aspettare la festa si balla in piazza mentre domenica pomeriggio è la volta dell’animazione per i bambini. 

la sera, ci sarà Francesco Di Napoli ad accompagnare la serata. E come vuole la tradizione, lunedì 28 aprile, per i batignanesi, è un giorno in più segnato in rosso sul calendario. Niente scuole e niente lavoro ma giochi in piazza e la sera la cena tutti insieme e il karaoke. 

 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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