"Aspettami al faro", il primo romanzo di Leonardo Petronilli | MaremmaOggi Skip to content

“Aspettami al faro”, il primo romanzo di Leonardo Petronilli

Un romanzo che affronta il distacco dalle certezze e apre nuove strade per la ricerca del proprio posto nel mondo
Leonardo Petronilli con il suo "Aspettami al faro"
Leonardo Petronilli con il suo “Aspettami al faro”

GAVORRANO. “Aspettami al faro” è un romanzo uscito lo scorso agosto, scritto da Leonardo Petronilli e edito dal Gruppo CTL Editore di Livorno.

Leonardo ha 33 anni ed è nato e cresciuto a Firenze, poi ha deciso di stravolgere la sua vita e con la sua fidanzata si è trasferito a Tenerife. Un’isola che lo ha stregato. Nel suo libro il protagonista parte proprio per Tenerife, un viaggio colmo di imprevisti e di incontri con sconosciuti. E  in quell’isola trova se stesso, un po’ come è stato realmente per Leonardo.

In Maremma, grazie al suo diploma di perito chimico, ha trovato subito un lavoro a tempo indeterminato come tecnico di laboratorio in un’importante azienda di Calenzano. 

L’età dei tormenti e del desiderio di viaggiare

Leonardo, prima di parlare del suo romanzo, è necessario tornare al giorno in cui ha sentito dentro di lei che la sua vita a Firenze non era abbastanza, giusto?

«Sì esatto, perché il romanzo parte da lì: deriva da un’esperienza che mi ha profondamente segnato e che dovevo in qualche modo elaborare. Quando nel 2017 decisi di assecondare la necessità di rimettermi in gioco, decisi con la mia ragazza di tornare a Tenerife. Quell’isola mi aveva stregato, ci siamo tornati per restare e lì abbiamo vissuto quattro anni».

Cosa faceva a Tenerife?

«Lavoravo in un’azienda che si occupava di vendite di multiproprietà, ho fatto l’agente immobiliare e mi sono occupato anche della gestione di una struttura ricettiva».

E poi cosa l’ha fatta tornare in Italia?

«Beh, intanto nel 2020 mi sono sposato e poi il Covid ha avuto la sua bella importanza nella scelta di rientrare. Non era però nemmeno ipotizzabile che potessi riprendere la vita di prima in una città come Firenze quindi io e mia moglie abbiamo scelto la Maremma. Prima in un podere nelle campagne di Casal di Pari, poi la mancanza del mare ci ha fatto decidere di avvicinarci alla costa e dato che la famiglia di mia moglie aveva una casa a Gavorrano abbiamo deciso di stabilirci in questa zona».

Quindi trovata la stabilità abitativa e professionale, è arrivata l’idea del libro?

«Sì, non so nemmeno se possiamo parlare di idea, forse era più un impulso arrivato da una necessità. Il ritorno in Italia per me non è stato facile: a Tenerife avevo instaurato un legame profondo con l’isola e ho vissuto il trasferimento come una vera e propria separazione da tutto. Quando finalmente ho fatto pace con quella scelta e mi sono reso conto che quello era ormai un capitolo chiuso della mia vita, ho sentito la necessità di chiudere quelle sensazioni dentro qualcosa e questo qualcosa è stato un romanzo. Il mio primo romanzo. Una storia di finzione, ma nata dalla mia esperienza tant’è che alcuni personaggi li ho realmente incontrati. Un libro che potrei definire di formazione, ambientato ai giorni nostri e che affronta vari temi, dalla ricerca del proprio posto nel mondo, fino alla realizzazione di se stessi».

Quella crescita che non è mai indolore

Aspettami al faro” è infatti un romanzo tormentato che inizia con un contrattempo: Sara, la fidanzata del protagonista cambia idea all’ultimo momento e decide di rinunciare al viaggio che avevano pianificato verso Tenerife. Lui parte ugualmente, sebbene sopraffatto dal dispiacere. Dal momento dell’arrivo sull’isola comincia un capitolo della sua vita imprevisto, nuovi incontri e molti silenzi, una donna enigmatica e il lavoro alla ricerca di se stesso.

In questo momento Leonardo ha trovato “il suo posto nel mondo?

«Direi di sì, almeno fin quando non arriverà un’altra chiamata… adesso vivo con mia moglie e tre cani, una famiglia strana e numerosa, come mi piace definirla. Sto in luogo a misura d’uomo, vicino al mare, posso praticare sport all’aria aperta, bere buon vino e lavorare ovviamente. La fortuna mi ha sorriso in questo, visto che da tre anni sono il responsabile dell’ufficio commerciale di un laboratorio di analisi chimiche con sede a Calenzano, lo stesso laboratorio in cui ho iniziato a lavorare appena uscito da scuola nel 2010».

Direi che la situazione si è stabilizzata e che in questo contesto potrebbe magari nascere un nuovo libro.

«Chi lo sa, può essere. In fondo mi piace molto scrivere. Se accadrà sarete i primi a saperlo».

Il libro è disponibile su tutti gli store online (Amazon, Feltrinelli, Mondadori, libraccio ecc…), ordinabile in tutte le librerie e disponibile anche in formato eBook.

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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