GROSSETO. Nel giro di una settimana se ne sono andati due direttori di peso dell’Asl sudest. Prima la direttrice sanitaria Simona Dei, appena volata a Firenze, a ricoprire lo stesso ruolo nell’Asl centro. Poi, in ambito medico, Carmelo Bengala, direttore dell’Oncologia del Misericordia e del dipartimento oncologico dell’Asl, che dal 1° dicembre prende servizio all’Aou di Pisa.

Un periodo denso per il direttore generale dell’Asl sudest, Antonio D’Urso, preceduto da un anno altrettanto intenso fatto di grandi cambiamenti. Ma anche di conferme, dato che il 29 aprile 2022 Giani lo ha voluto di nuovo alla guida dell’Asl più grande della Toscana per altri tre anni.

E due mesi, dopo altro cambiamento con l’uscita dello storico direttore amministrativo Francesco Ghelardi e la nomina, al suo posto di Antonella Valeri.

D’Urso: «A breve la nomina del direttore sanitario»

Ma D’Urso ha i propri assi nella manica e ha intenzione di giocarseli nel più breve tempo possibile. A partire dalla nomina della seconda carica della direzione aziendale, ovvero il direttore sanitario.

Direttore, ha già scelto il successore di Simona Dei?
«Ho a disposizione un nutrito elenco regionale con una cinquantina di nomi da cui attingere e già mi sono orientato su alcuni professionisti che conosco molto bene, con i quali ho già lavorato data la mia lunga permanenza in Toscana. Nomi che in qualche caso sono già circolati, che potrebbero essere interni all’azienda come Massimo Forti, direttore della rete ospedaliera, o Barbara Innocenti, direttrice dell’ospedale di Arezzo. Ma ci sono altri colleghi esterni molto in gamba come Joseph Polimeni con cui ho lavorato a Lucca, o Lorenzo Roti. Ho avuto molte telefonate da fuori Toscana, anche da regioni insospettabili come la Lombardia, perché l’Asl sudest ha una positiva esposizione nazionale sulla sanità territoriale ed è molto attrattiva. Non essendo un’azienda metropolitana e con il Dm 77/2022 che definisce i modelli e gli standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale, rappresenta una bella sfida».

Che tempi prevede per la nomina?
«Una settima, giorno più giorno meno. Simona Dei ha lavorato molto e con grande passione. Lascia un’eredità importante, in questo momento il suo ruolo è coperto dal dottor Roberto Turillazzi come facente funzione, ma è necessario riprendere quanto prima le fila. Stanno partendo tanti progetti, ci sono in ballo tante novità che richiedono la presenza immediata di un direttore sanitario per dare slancio all’azienda».

Tempi brevi anche per la nomina del successore di Bengala

E per quanto riguarda l’Oncologia?
«Abbiamo appena chiesto a Estar di bandire la selezione per il successore di Carmelo Bengala, che comunque starà con noi fino al 30 novembre, dopodiché passerà le redini al proprio facente funzione. Mi auguro tempi rapidissimi, al netto di quelli tecnici. Bengala ha fatto un grande lavoro, sono molto dispiaciuto che se ne vada, ma sono certo che troveremo un nuovo direttore che saprà portare avanti il lavoro con la stessa capacità e competenza».

E per il dipartimento di Oncologia di cui Bengala era direttore?
«Attendiamo che venga espletato il concorso prima di nominare il direttore di dipartimento. Una cosa è certa: cerchiamo il più bravo».

E cosa dice delle voci che la danno sempre in partenza per altri lidi?
«Voci, come ha detto lei. Se avessi voluto andarmene, lo avrei già fatto. Ho un contratto firmato fino alla primavera del 2025 e intendo rimanere. Ho tanti progetti che ho visto nascere e che vorrei portare a termine, dalle case di comunità al polo donna-bambino del Misericordia e tanto altro ancora. Poi vedremo. Deciderà Giani anche in base a quando ci saranno le elezioni regionali del 2025».

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