GROSSETO. Ogni mattina Pino Biaggioli si alza presto per andare al lavoro. Finito l’orario, torna a casa dalla sua Asia, nata prematura il 17 marzo 2022 e affetta da una malattia rara. Per lei, insieme alla moglie Valeria, farebbe di tutto. Lo stipendio del lavoro non basta e così ha scelto di chiedere un aiuto a tutti, aprendo una campagna di raccolta fondi online.
Pino è anche un cantante talentuoso e nei mesi passati ha varato alcune raccolte fondi per aiutare sua figlia, coinvolgendo anche i tifosi del Grossetoe molti musicisti maremmani. Di recente ha composto un inno per l’associazione “Insieme a Giordano” Aps. Le sue anime sono il presidente Massimo Ciarpella e la moglie Manuela Barrilla, e concentrano la loro attività nell’aiuto ai bambini, dopo aver perso il loro nel 2017, in seguito al terremoto a Pescara del Tronto. Pino si è occupato della musica e del testo, arrangiamenti e missaggio sono firmati da Piero lanza Factory studio (Grosseto), alle chitarre c’è Francesco Samà.
Tutti in campo per Asia
Nata di sole 24 settimane, ha passato molto tempo in ospedale. In 232 giorni alle Scotte di Siena ha superato una emorragia celebrare, è stata operata al cuore e 4 volte agli occhi. Come se non bastasse, dopo una displasia polmonare e la difficoltà nella deglutizione, gli è stata diagnosticata anche una malattia rara: la distrofia miotonica di tipo 1.
«Oggi Asia ha 19 mesi – dice babbo Pino – ancora non cammina, non parla, ma solo grazie alle continue attività motorie, lodopediche e di psicomotricità, sembra stia migliorando, anche se la malattia rara rimane, per cui sarà solo il tempo a darci una risposta. In tutto questo periodo, se non fosse stato per qualche piccolo aiuto esterno, saremmo sotto un ponte».
Per lei, Pino, ha anche composto una canzone, disponibile sul suo canale Youtube.
I pochi risparmi accantonati sono terminati nell’estate 2022. «Non abbiamo avuto neppure la soddisfazione di comprare qualcosa di nuovo alla nostra piccola principessa – dice Pino – Tutto quello che abbiamo ci è stato dato dalle associazioni. E meno male che ci sono».
Pino Biaggioli porta avanti il suo lavoro da operaio, ma le spese sono molte e chiede aiuto a chi ha a cuore il destino di sua figlia. «Non chiediamo i miracoli, ma soltanto un piccolo salvadanaio che possa farci affrontare con serenità i 4 giorni a settimana di spostamenti, pernottamenti e necessità. Un piccolo fondo per coprire le terapie e visite di controllo. Non facciamo altro che spendere per ragioni mediche e spesso ci facciamo prestare dei soldi. L’auto inizia ad avere una certa età e speriamo possa durare»,
«Spero e speriamo nel cuore della gente – conclude Pino – per poter riprendere a respirare, almeno con un polmone».
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