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La prima volta di Argia

La popolare attrice teatrale debutta al cinema: interpreta il ruolo di nonna Rosa nel cortometraggio “Oltre” con i ragazzi del laboratorio di cinema. E si racconta
Luciana sul set
Luciana Tosti Pollini sul set

GROSSETO. Luciana Tosti Pollini, conosciuta da tutti i Maremmani con il nome d’arte di Argia, debutta nel mondo del cinema interpretando il ruolo di nonna Rosa nel cortometraggio “Oltre”, diretto da Sebastiano Rizzo e interpretato dai ragazzi del laboratorio di cinema, progetto alla prima edizione organizzato dalla giornalista grossetana Moira Armini.

Il laboratorio di cinema

Il progetto del laboratorio di cinema, nato dall’incontro tra Moira Armini e il regista Sebastiano Rizzo, si è realizzato in quattro cortometraggi girati sul territorio, da Principina, a Talamone fino a piazza Dante. Si tratta di: Spirulina Blues, Riflessi, Oltre e Gift.
Protagonisti, 21 tra ragazzi e ragazze rimasti dalle selezioni iniziali (50 iscritti), tra i 15 e i 26 anni; dopo 10 lezioni mensili con il registra, c’è stato il primo ciak della loro vita.
Un progetto di formazione cinematografica professionale e personale che ha dato ai partecipanti la consapevolezza delle loro potenzialità e abbattuto paure e insicurezze.

Il cinema alla portata di tutti

Portare il cinema nei luoghi lontani dal cinema e dare la possibilità viverlo a chi non ne avrebbe avuto l’opportunità. Questo era l’obiettivo del progetto della giornalista Moira Armini che ha anche un grande impatto sociale proprio perché rivolto ai giovani. Per questo, la presenza di Asl, Avis, Admo e Opi e la dedica del cortometraggio “Oltre”, con Argia protagonista, al tema della solidarietà e del terzo settore.
«La Maremma si è fatta set cinematografico – racconta Moira Armini – 21 ragazzi si sono resi promotori del loro territorio, in un progetto completamente gratuito, che ha visto promotore la fondazione Atlante per la Maremma onlus, ma di fatto, senza il sostegno costante e certo di alcune realtà del territorio non sarebbe stato possibile. In primis, l’imprenditore Tommaso Becagli e la sua azienda Spirulina Becagli, fin dall’inizio ha creduto nell’alto valore sociale del progetto, garantendone il sostegno portante e tutt’ora presente».
La condivisione di intenti con la giornalista Moira Armini ha portato alla presenza dei ragazzi della fondazione il Sole Onlus all’interno del cortometraggio “Spirulina Blues” girato alla fattoria San Lorenzo.

Argia, una vita sul palco

«La recitazione ce l’ho sempre avuta dentro – racconta Luciana –  le prime esperienze di teatro furono a 12 anni dalle suore, a 14 anni al teatrino dei ferrovieri mi vide Luciano Bianciardi, di cui conservo ancora una lettera, dove mi faceva molti complimenti per la mia recitazione dicendomi che avrei fatto  strada. Nel frattempo gli anni passarono, mi sposai, diventai madre e non ebbi altre esperienze teatrali. Facevo il catechismo ai ragazzi del San Francesco ed ebbi l’idea di utilizzare un altro modo per insegnare ai ragazzi. Pensai subito alla recitazione. Da quell’esperienza nacque poi involontariamente il gruppo teatrale che sarebbe diventato “Noi di Maremma”».

Il personaggio di Argia nacque in occasione del primo spettacolo.  «La commedia era ambientata nel 1938 – racconta Luciana – e volevamo dare ai nostri personaggi nomi di una volta, così pensando un attimo venne fuori il nome di una mia vecchia zia che per l’appunto si chiamava proprio così, per Virgilio  (lo storico comprimario di Argia, ndr) pensai al nonno di mio marito». 

Dalla Maremma alle tournée in tutta Italia

Iniziò così la grande  storia sul palco della compagnia, che ha messo in scena vere e proprie pietre miliari del teatro maremmano: “Si so spesi prima di avelli”, “Il telefono senza fili”, “Il telefono in casa Barocci”, “Gli sposini del Poggiolo”. Commedie portate sui palchi della Maremma, prima di portarle in tournée in tutta Italia.

Le commedie erano tutte scritte dalla compagnia nel segno della tradizione della commedia dell’arte, recitate in vernacolo maremmano, attingendo da un vasto repertorio di detti e modi dire maremmani. Grande cura anche sui costumi, che rispecchiavano quello che le persone indossavano un tempo, come l’iconico vestito nero di Argia con il fazzoletto in testa, delle vesti tipiche delle donne di campagna di un tempo. I premi sono stati talmente tanti che Luciana ama dire: «Argia ha più targhe della Fiat».

Il grande cuore di Argia

Poi la televisione, dove Luciana portò anche sul piccolo schermo Argia con numerosi programmi, un libro intitolato “Riflessioni di Luciana e ricette di Lucia”. Luciana è sempre stata impegnata nel sociale, facendo volontariato negli ospedali e prestando il personaggio di Argia a scopi benefici, come quando in costume la compagnia partecipò a una serie di scatti fatti con macchine fotografiche d’epoca, di cui il ricavato delle vendite andò all’ospedale

«Non avevo mai fatto cinema – racconta emozionata Luciana – ma quando ho ricevuto la proposta non ci ho pensato due volte e ho accettato subito. Interpreto il ruolo Rosa, un’anziana signora che interagisce con due ragazzi Gioia e Chris, che le si sono affezionati e si prendono cura di lei, venendola a trovare premurandosi per la sua salute e per i suoi bisogni».

un momento delle riprese
un momento delle riprese

Il regista «Luciana è una signora dell’arte»

«Il progetto è nato un po’ per caso – racconta Sebastiano Rizzo, regista dei quattro cortometraggi al centro del progetto – l’anno scorso ero a Grosseto con la nazionale di calcio attori, per una partita di beneficenza, in quell’occasione Moira Armini mi ha parlato dell’idea di fare un laboratorio di cinema  in Maremma. Io mi sono reso subito disponibile, da 15 anni giro l’Italia realizzando laboratori di cinema per i ragazzi, per dare l’opportunità di fare cinema sui territori, poiché non tutti hanno la possibilità di trasferirsi a Roma per fare la scuola di cinema».

«Da lì è nato tutto-prosegue Rizzo – Moira si è attivata a 360° per rendere possibile il tutto e il progetto è partito. Abbiamo dovuto fare una selezione fra i ragazzi, perché le richieste sono state numerosissime. Dopo quasi un anno di lezioni in aula siamo arrivati finalmente sul set, i ragazzi sono alla prima esperienza ma hanno un grande interesse e una grande voglia di imparare  a fare “la settima arte”».

«Girare con Luciana – conclude Rizzo – è meraviglioso, ha un carisma, una passione, un’esperienza ineguagliabili, è una vera e propria signora dell’arte, penso che il cortometraggio con sarà molto forte e molto bello».

argia e sebastiano rizzo
Argia e Sebastiano Rizzo

 

Cinema made in Grosseto

Sono tante le persone che hanno creduto in questo progetto. Partner sono stati Gitav, di Francesco Francorsi e Gloria Francorsi, il farmacista Vittorio Marchese, il Pastificio Dante di Walter Seggiani, Grifo Carburanti di Michele Guasti, Generali assicurazioni di Marraccini Maurizio,Toscoservice di Simone e Mario Ceri, Elettromeccanica Moderna di Ulisse Ferretti, L’azienda vitivinicola Bruni di Fonteblanda, Conad via Scansanese a Grosseto e il Centro commerciale Maremà.
Il laboratorio si è svolto nei locali della Fa Real Dance Academy di Barbara Grifoni e Michele Boschi ed è stato Patrocinato gratuitamente dalla Regione Toscana, da Provincia di Grosseto, Comune di Grosseto e Polo Universitario Grossetano.
Sceneggiatore del corto è Andrea Ferrante, direttore della fotografia Simone Barletta, fonico Nicola Celia.
Tutte professionalità note nell’ambiente cinematografico che, assieme al regista, sono stati al fianco dei ragazzi durante i 4 giorni di riprese.
«Voglio nuovamente ringraziare Luciana – racconta Moira Armini-  che ho voluto personalmente e che ha grandemente arricchito il progetto. Voglio poi ringraziare sia chi ha creduto nel progetto sia chi non l’ha fatto: per me gli ostacoli sono motivo di andare avanti con maggiore determinazione, soprattutto quando si tratta di progetti legati al sociale. Un grazie speciale a Clizia Trani, giovane stilista grossetana dell’azienda Closetodreams che ha realizzato gratuitamente il costume da bagno per la protagonista del cortometraggio “Riflessi” girato a Talamone».

Infine, a settembre, il red carpet attenderà cast e protagonisti dei cortometraggi per il momento
più emozionante e atteso, la proiezione dei cortometraggi alla città. Un evento tanto atteso quanto sognato che renderà merito ai partecipanti e alle realtà che hanno creduto in loro. 

 

Autore

  • Collaboratore di MaremmaOggi. Ho una grande passione per il territorio e le sue potenzialità, con il giornalismo provo a raccontarlo al meglio. Mi interesso di storia e politica, ma sono esperto di tortelli Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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