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Apolide arrestato: «La mia residenza è la mia pec»

Digos e carabinieri hanno presidiato il tribunale durante l’udienza. L’uomo è accusato di resistenza a pubblico ufficiale ed è stato predisposto il divieto di dimora nel comune di Grosseto
Il tribunale di Grosseto
Il tribunale di Grosseto

GROSSETO. Il presidio degli apolidi ormai va avanti da quasi 3 mesi, prima davanti alla questura di Grosseto e ora di fronte al tribunale della città. Ma questa mattina, giovedì 27 giugno, è finito un’altra volta dentro all’aula d’assise del tribunale. Perché uno dei manifestanti, mercoledì 26 giugno,  è stato arrestato per resistenza e minacce a pubblico ufficiale.

Tutto è cominciato da una lite con gli agenti della Digos che stavano provando a consegnare un avviso di garanzia a Valentina Fusco considerata uno dei leader del movimento. Consegna che è avvenuta sulla pista ciclabile, di fronte a piazza Albegna. 

L’uomo stava riprendendo tutto con il telefonino e, quando gli è stato chiesto di smettere, avrebbe reagito.

Oggi, giovedì 27 giugno, per l’udienza di convalida, dopo aver passato la notte nella cella di sicurezza della questura, è stato “scortato” fino al tribunale dai suoi compagni di presidio. Ad aspettare il corteo degli apolidi c’erano molti agenti della polizia, Digos in testa e carabinieri.

L’arresto dell’apolide e l’udienza

L’apolide è stato arrestato perché avrebbe usato la forza sugli agenti della Digos, mentre provavano a consegnare alcuni atti processuali a Valentina Fusco. Gesto che ha fatto scattare le manette ai polsi dell’uomo. 

Oggi gli apolidi hanno provato ad entrare in tribunale, ma l’ingresso non è stato loro consentito. All’ingresso del palazzo di giustizia c’erano carabinieri e poliziotti, in divisa e in borghese. 

In aula, di fronte al pm Salvatore Ferraro e al giudice Marco Bilisari ha fatto le sue dichiarazioni e ha chiesto di essere assistito da Valentina Fusco, in quanto sua assistente legale. La donna però, non è un’avvocata. Inoltre, ha anche specificato di essere residente nella propria posta elettronica certificata. Tutto in linea con la causa sposata. L’unica discrepanza è stata dovuta dal fatto che l’arrestato si è fatto assistere dal legale d’ufficio, l’avvocata Loredana Pinna.

Per l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale il pubblico ministero Salvatore Ferraro ha chiesto il divieto di dimora e di avvicinamento per 3 anni al comune di Grosseto. Richiesta accolta dal giudice Marco Bilisari, che ha convalidato l’arresto e ha disposto questa misura cautelare. 

Una volta uscito dal tribunale, è stato accolto dal suoi compagni di presidio tra urla di gioia e abbracci.  

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Autore

  • Marina Caserta

    Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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