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I quadri di Andrea Ferrari in mostra da Nannoni Grappe

Il pittore grossetano presenta 14 opere raccolte nell’esposizione “Maschere Volti”
Andrea Ferrari e un particolare del dipinto "Lei balla"
Andrea Ferrari e un particolare del dipinto “Lei balla”

ARATRICE (Civitella Paganico). Un percorso tra arte e distillati d’autore alla distilleria Nannoni Grappe, con la mostra “Maschere Volti”, del pittore grossetano Andrea Ferrari

La storica Fattoria Aratrice, dove ha sede una delle distillerie artigianali più blasonate al mondo, dal 5 al 19 marzo, farà da cornice a un’esposizione antologica di 14 tele dipinte da Ferrari nel corso degli anni e in periodi diversi della propria storia personale, alcune delle quali rientrate per l’occasione da mostre permanenti e da proprietà private, altre mai esposte a Grosseto.

Andrea Ferrari, 55 anni, avvocato, pittore, attore, scenografo, creatore di gioielli artigianali, è un ospite abituale della distilleria, dove ha già esposto due volte negli anni scorsi e per la quale ha dipinto tre etichette originali per altrettante magnum di pregiate grappe. Etichette riprodotte per un numero limitato di bordolesi che contengono lo stesso distillato.

Avvocato di professione, artista per vocazione, Ferrari si è aggiudicato prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Pittore molto quotato, è inserito nella collezione Sgarbi con due opere riprodotte e archiviate con pubblicazione nel volume “Gli artisti della collezione Sgarbi” del 2018. 

La “doppiezza” filo conduttore della mostra 

Il fil rouge che collega le opere di “Maschere Volti”  è la “doppiezza”, tema molto caro a Ferrari che lo ha trattato in moltissime delle sue produzioni, rifacendosi al concetto pirandelliano della maschera, da cui prende il titolo la mostra stessa. Dunque il contrasto tra essere e apparire, la distanza tra l’interiorità dell’individuo e quello che gli altri pensano di lui.

Il percorso, infatti si apre con l’opera “Pregiudizio”, «con la quale invito i visitatori della mostra a osservare le tele senza pregiudizi, appunto, ma con “giudizi di pancia” e non ragionati», spiega Ferrari. È questa tela ad accogliere i visitatori nell’androne della fattoria, prima di salire le scale che portano al salone dove sono esposte le altre opere.

“lo sposo giovane” (a sinistra) e “Pregiudizio”

In questa occasione i visitatori – si sono già prenotate oltre 100 persone – avranno l’occasione di apprezzare, solo per citare qualche titolo, “Lo sposo giovane o del doppio inganno, realizzato nel 2018, che torna a Grosseto (dove non è mai stato esposto) dopo 4 anni durante i quali è stato protagonista di mostre internazionali, da Venezia a Palermo, vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali; poi “Il Borghese” e “La cantante”, entrambe esposte alla galleria Medina Art di Roma, nell’ambito del Progetto Roma Colosseo, e al MACO Museum Accademia delle Arti di Veroli; “Lei balla”, una delle opere di Ferrari più conosciute, dipinta nel 2016 e parte della  collezione Kabarett, che l’autore ha “prestato” per la copertina del libro “Amori sui generis curato dalla scrittrice grossetana Dianora Tinti.

L’evento legato alla festa delle “Donne del vino”

La mostra, inoltre, è legata alla Festa delle donne del vino 2022, promossa dall’associazione nazionale Le donne del vino, che organizza aventi collettivi e individuali in tutta Italia, dal 1° al 13 marzo.

«Per questo motivo – spiega Ferrari – ci sono tele che hanno per protagoniste le donne, come io le vedo e le ho trattate nelle mie produzioni: donne usate, abusate, donne chiacchierate, vittime di un sistema sociale in cui, anche quando sono affermate e ricoprono ruoli di potere, continuano a scontrarsi con un mondo totalmente al maschile».

Una delle tele in mostra sul tema della donna è “Vizi privati e pubbliche virtù”, ispirata all’omonimo film del 1976 che racconta una versione “alternativa” della morte dell’erede al trono dell’impero austro-ungarico, Rodolfo d’Asburgo, e della sua giovane amante, la baronessa Maria Vetsera, avvenuta nel 1889. Oppure “In-giustizia”, dove Ferrari immagina e dipinge una giustizia «nelle sembianze di una donna abusata da un politico», spiega. 

Ancora posti liberi per l’inaugurazione 

L’inaugurazione è il 5 marzo alle 15, solo su prenotazione. L’evento è gratuito e comprende anche una degustazione di pregiati distillati e una visita alla distilleria, curata dal Maestro distillatore Priscilla Occhipinti, la Signora delle grappe, come viene definita, titolare dell’azienda. Ci sono ancora posti liberi.

Obbligatoria la prenotazione al numero 3494450762.

La mostra resta aperta fino al 19 marzo ed è  visitabile su prenotazione allo stesso numero. Infine, nella giornata della chiusura, il 19 marzo, sarà replicato l’evento con degustazione e visita alla distilleria (sempre su prenotazione).

La distilleria Nannoni Grappe si trova in località Aratrice, nel comune di Civitella Paganico

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