FOLLONICA. Mentre grazie alla forza d’animo e all’amore per la propria città sono nati gruppi di volontari per pulire i rifiuti abbandonati dai soliti incivili, c’è chi pensa bene di scaricarne quintali nella campagna retrostante l’abitato.
Scarico di rifiuti abusivi, una moda che sembra non voler passare
Siamo a Santa Eugenia, sopra la vecchia Aurelia, che si raggiunge imboccando la strada sterrata che si trova all’incrocio con la “Fattoria del Numero Uno” dei Bicocchi e che, proseguendo per poche decine di metri, porta anche al castello di Valle.
Appena imboccata la strada bianca basta proseguire una cinquantina di metri su per la salita che sulla destra, in corrispondenza di un podere abbandonato e mal custodito, si trova un ampio slargo molto spesso utilizzato negli anni per l’abbandono di rifiuti. Anche in questo caso, ricordiamo giorni fa quello del video girato da un biker nel Parco di Montioni, il quantitativo è di quelli che non possono passare inosservati.

Se da una parte esiste da alcuni anni il gruppo “Vogliamo una città pulita” che due volte la settimana prende di mira un quartiere per ripulirlo dai rifiuti, dall’altra c’è chi proprio non riesce ad abbandonare la più brutta e sprezzante delle pratiche: scaricarne di ogni genere nelle zone agricole e boschive che si trovano subito dopo la vecchia Aurelia.
Lavori edili al nero
Questa situazione, che si protrae da anni nel nostro comune, dovrebbe a questo punto suggerire una riflessione dalle diverse sfumature: da un lato in merito alle diverse ed opposte velocità che animano una piccola città come Follonica dove la sensibilità individuale può essere particolarmente marcata come del tutto deficitaria. Dall’altra il probabile “lavoro al nero” svolto nelle case private che, fuori dalle pratiche burocratiche a cui sono sottoposti gli esercizi pubblici soprattutto in occasione di interventi edili, riescono a contenere il prezzo dei lavori svolti a patto di qualche trasgressione. L’educazione ambientale rimane quindi una necessità basilare per la formazione e la cultura individuale, ma quando il problema sussiste oltre qualunque buona norma di comportamento civile, forse quella recrudescenza andrebbe affrontata anche in altro modo.
Le segnalazioni dei cittadini alle autorità rimangono fondamentali, non solo quando una nuova discarica si palesa nell’angolo dietro casa, ma anche quando si pensa di notare qualche strano movimento di auto o piccoli furgoni.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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