"Anche meno" sulla scheda: salta l'elezione. Caos in consiglio | MaremmaOggi Skip to content

“Anche meno” sulla scheda: salta l’elezione. Caos in consiglio

Alla fine della seduta consiliare, per colpa di un voto di maggioranza non si elegge il presidente dei revisori. Su quel voto la scritta “Anche meno”
La seduta del consiglio comunale a Follonica
La seduta del consiglio comunale a Follonica

FOLLONICA. Caos in consiglio comunale a Follonica.

Due sospensioni per mancanza del numero legale causato dalla maggioranza durante il consiglio comunale di questa mattina e la mancata elezione del presidente del collegio dei revisori hanno indotto gli esponenti del Partito Democratico e della lista “Pecorini Sindaco” a chiedere le dimissioni del sindaco Matteo Buoncristiani.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso

È questo il dato emergente del consiglio di venerdì 20 settembre terminato intorno alle 12,30 con l’invito da parte di Mirjam Giorgieri a partecipare immediatamente alla conferenza stampa lì convocata in tempo reale.

Ciò che era accaduto durante la seduta non poteva aspettare: nella sala riservata ai consiglieri di minoranza, gli esponenti politici hanno rilasciato dichiarazioni importanti su questo governo come l’invito al sindaco a valutare un rimpasto politico o meglio ancora presentare le proprie dimissioni.

«Appare chiarissimo, spiega Mirjam Giorgieri, quanto questa maggioranza sia completamente incapace di governare la città. Il sindaco non riesce evidentemente a tenere coesi i propri consiglieri, visto che il voto che ha impedito l’elezione del presidente dei revisori è arrivato dal suo gruppo, non certo da noi».

All’ultimo punto all’ordine del giorno infatti, eseguita la votazione segreta ed arrivati alla conta delle schede, è mancato un voto: otto sono stati i voti in favore di Graziano Bellucci, cinque per Emanuela Dainelli, nessuno per Catia Segnini.

Uno il voto annullato dalla scritta “anche meno” che ha impedito l’elezione, dal momento che di voti ne servivano almeno nove.

Quel non voto che parla più di mille parole.

Di chi era quel voto annullato con la scritta “anche meno“?

«Il dato di fatto è la mancata nomina del presidente, – precisa Andrea Pecorini –, ed un inevitabile prolungamento dello standby dell’attività amministrativa dell’Ente. Questo rappresenta un grosso danno per la città, se solo consideriamo che senza questa figura tutte le pratiche verranno bloccate».

«È il collegio che supervisiona tutte le procedure amministrative per verificarne la correttezza, ma il collegio non può lavorare senza presidente. Il dato politico è che questo governo non riesce a governare perché oltre alla non conoscenza della macchina amministrativa, non sta facendo affatto politica.»

«La città è ferma e le prospettive di qui a breve non sono incoraggianti», conferma il consigliere di Follonica a Sinistra Francesco Ciompi; «in previsione c’era anche l’approvazione del bilancio consolidato, che per legge deve essere approvato entro il 30 settembre. Sarà difficile che in dieci giorni possa essere risolto questo disastro: la giunta dovrà lavorare ad una nuova delibera, la quale a sua volta dovrà passare dalle commissioni consiliari e poi ritornare al voto del consiglio. Hanno creato un problema vero e di difficile soluzione», conclude l’ex assessore al bilancio.

Del Regno: «Sindaco burattino. c’è una spaccatura»

Ma cosa ne pensa il primo e più grande sostenitore di Matteo Buoncristiani, che ora pare intenzionato ad abbandonare il carro del vincitore?

«A monte di tutte le considerazioni c’è la mancata comunicazione tra sindaco, giunta e consiglieri», è la convinzione di Vincenzo del Regno, ex segretario comunale, amico fraterno del padre del sindaco e forse il primo deluso del governo attuale.

«Se  il sindaco non coinvolge i consiglieri nella sua attività, nelle sue intenzioni, ci sarà sempre qualcuno che si rifiuterà di avere il mero ruolo di burattino, utile solo al momento del voto sullo scranno. L’ho fatto presente più e più volte ma il sindaco ha deciso di ascoltare altri, abbagliato forse da figure più accattivanti che però ora incombono sulla sua attività facendo diventare lui stesso un burattino».

«Quindi quello di stamane è certo un messaggio arrivato da un consigliere stufo, uno che non condivide ciò che sta facendo. Lo ha fatto come ha potuto, in occasione di un voto segreto, dichiarando così la spaccatura che esiste all’interno della maggioranza».

Il resto della seduta consiliare è stata quasi completamente riempita da una filata di comunicazioni tra le due parti politiche; tolto l’intervento in apertura del sindaco Buoncristiani, la politica non è comparsa granché lasciando invece spazio a puntualizzazioni di nessun peso tranne gli argomenti toccati dalle mozioni sul mancato patrocinio all’iniziativa tenuta in preparazione al gay pride di Lucca e la mancata partecipazione al tavolo della conferenza dei servizi svoltasi per valutare la richiesta della Venator di ampliare la zona di scarico delle ceneri di pirite.

 

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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