GROSSETO. «Giunta fascista, Almirante assassino». Scritto in nero, a caratteri cubitali, sulla scala del sottopasso che da via Mazzini porta in via Manetti. Passo Jago Fuligni, per l’esattezza.
Il vandalo (o i vandali) si è scatenato nella notte tra mercoledì e giovedì 21 settembre. E il Comune di Grosseto, già venerdì 22 settembre passerà al contrattacco, ripulendo le scritte.
Via le scritte dalle Mura
Il passo intitolato a Jago Fuligni, i cui muri sono stati sempre ricoperti di disegni, scritte e graffiti, era stato ripulito non molto tempo fa. Così come altre zone della città. Ma mercoledì sera, qualcuno ha preso una bomboletta spray nera e ha scritto quelle due frasi: una alla base della rampa di scale e una a metà. «Giunta fascista» prima, «Almirante assassino» a metà rampa.
Senza pensare di essere degli scienziati, il riferimento alla decisione del Comune di procedere con l’intitolazione della via a Giorgio Almirante è stata la molla che ha fatto scattare la mano dell’imbrattatore. Che ha voluto, così, esprimere il proprio dissenso.
«Ci sono tanti mezzi di comunicazione più efficaci – dice l’assessore ai Lavori pubblici Riccardo Ginanneschi – Imbrattare la città in questo modo non serve a nessuno, serve soltanto a far spendere la comunità per ripulire». Venerdì mattina, quelle due scritte, saranno cancellate dagli operai del Comune.
Intanto, la Soprintendenza ha dato l’autorizzazione a ripulire le Mura: via quindi ai vari «Polli Amadori», o anche a «Erica torna da me» che campeggia sopra a Porta Corsica ormai da vent’anni. Chissà che avrà fatto, Erica. Se avrà deciso alla fine di tornare o se “Ste” (così si firma l’autore) si sarà stancato di aspettare.
Erica, ti lanciamo un appello: fatti avanti e raccontacelo.
Caccia all’imbrattatore
Vicino al sottopasso dove sono comparse le scritte contro Almirante e contro la giunta, c’è una telecamera di videosorveglianza, che però è installata sull’angolo della scuola di via Mazzini.
Individuare l’imbrattatore attraverso le immagini di chi è passato da lì non sarà facile. «Il mio obiettivo è sempre lo stesso – aggiunge Ginanneschi – Non avere, un giorno, bisogno delle telecamere perché episodi di criminalità e atti vandalici non esisteranno più. Fino ad allora però, noi possiamo solo cercare di sistemare quello gli imbrattatori rovinano. Chiamo chi fa queste scritte sui muri imbrattatori perché i writers, gli artisti, sono altro».
Le due scritte comparse sulle scale del sottopasso, hanno vita brevissima: già venerdì, saranno cancellate.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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