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Alluvione in Toscana: arrivano altri volontari da Grosseto

Sono tre i primi volontari di Humanitas Grosseto Odv impegnati all’ospedale di Prato. Tra loro anche Fausto Turbanti, presidente del consiglio comunale cittadino
Volontari Humanitas a Prato per l'alluvione, tra loro anche Fausto Turbanti
I Volontari Humanitas a Prato per l’alluvione, tra loro anche Fausto Turbanti (primo a sinistra)

GROSSETO.  Giornata piena quella di oggi per tre volontari di Humanitas Grosseto Odv, impegnati all’ospedale di Prato. Sono parte attiva di un servizio di supporto garantito alle aree alluvionate della Toscana centrale grazie al coordinamento delle associazioni aderenti all’Anpas (Associazione nazionale pubblica assistenze).

«In questo momento – spiega la coordinatrice tecnica di Humanitas, Serena Pieri – abbiamo impegnati su Prato tre volontari soccorritori, Massimo Goracci, Fausto Turbanti e Marco Fioranti, che su richiesta della centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario (Cross), coordinati dalla centrale operativa di protezione civile, sono a disposizione con un’ambulanza di primo soccorso Blsd per lo spostamento dei pazienti dell’ospedale ai piani più alti ed eventuali altri servizi».

«L’alluvione di giovedì notte e il previsto arrivo di una ulteriore forte perturbazione, infatti, hanno costretto le autorità sanitarie a spostare degenti e personale al primo piano dell’ospedale» precisa Pieri.

Volontari Humanitas a Prato per l'alluvione, tra loro anche Fausto Turbanti
I volontari Humanitas in campo

Nella sera di oggi, 4 novembre, i tre volontari faranno ritorno a Grosseto, ma sono già state allertate altre due squadre composte rispettivamente da 2 e 4 volontari, per coprire il turno di sabato notte e della giornata di domenica.

Sensi: «C’è da attendersi un impegno a lungo periodo»

«Tramite Anpas – dice il presidente di Humanitas, Christian Sensi – facciamo parte del gruppo di associazioni che garantiscono supporto al servizio di protezione civile regionale. La situazione nelle province di Prato, Pistoia, Lucca e Livorno, anche se in modo differente a seconda dei territori, è davvero brutta. Pertanto, c’è da attendersi un impegno di lungo periodo per ripristinare le condizioni di vivibilità nei luoghi stravolti dalle esondazioni».

«È molto probabile – conclude Sensi – che nei prossimi giorni ci venga chiesto di fornire assistenza per le operazioni di rimozione di fango e acqua, come abbiamo già contribuito a fare in occasione dell’alluvione in Romagna. Ai nostri volontari chiedo di tenersi pronti, Consapevole di poter contare sulla loro grande disponibilità».

 

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