CAMPIGLIA MARITTIMA. Si è verificata nell’ottobre scorso l’alluvione che ha recato gravi danni al Comune di Campiglia Marittima. Ad intervenire per proteggere e monitorare la situazione erano stati presenti, tra gli altri, gli organi di polizia locale per garantire il Coc (Centro operativo comunale) anche in orario notturno, come indicato in caso di emergenza.
In seguito, in occasione della cerimonia di saluto del nuovo anno, l’amministrazione ha ringraziato tutti gli intervenuti tranne gli appartenenti alla polizia municipale.
Una cosa che ha spinto il presidente dell’Anvu, l’associazione delle Polizie locali d’Italia, sezione di Livorno, Fabio Calvelli, a scrivere una lettera di protesta alla sindaca, Alberta Ticciati.
Calvelli: «Nostro apporto fondamentale»
«Con la presente Anvu, la più rappresentativa associazione apartitica ed apolitica della Polizia locale sin dal 1981, esprime il suo stupore e la propria disapprovazione per quanto sta accadendo nel vostro Ente sulle questioni riguardanti la polizia municipale».
«Fermo restando che la legge non consente di trasformare un corpo di polizia municipale in un servizio, in quanto questa operazione equivale ad un vero e proprio declassamento contra legem, restando in tema di alluvione, nonostante l’apporto degli agenti ed ufficiali del corpo sia stato fondamentale per il corretto funzionamento del Coc anche in orario notturno, quando altri, pur dipendenti pubblici, ex adverso erano fuori servizio nonostante l’emergenza, svolgendo turni massacranti anche di 18 ore consecutive, appare inspiegabile che in occasione della cerimonia di saluto del nuovo anno, l’Amministrazione abbia premiato tutti, e sottolineiamo tutti, compresi appartenenti a sodalizi dal nome bizzarro come da elenco pubblicato sui media, non abbia minimamente considerato gli appartenenti alla polizia municipale».
«Ingiusta e inspiegabile discriminazione»
«Quanto sopra appare come un’ingiusta ed inspiegabile discriminazione nei confronti di poliziotti che forse hanno la sola colpa di essere considerati nemmeno come semplici impiegati, in quanto amministrativamente dipendenti dall’Ente locale. Non riconoscere l’impegno, l’abnegazione, lo spirito di servizio dimostrato dal personale di Polizia Locale, che è andato oltre il dovere d’ufficio, per limitare al massimo i danni alla cittadinanza ed i disagi, consapevoli del proprio status, tra altro, di agenti di pubblica sicurezza, non riconoscere tutto ciò certo non è consono al dovere che l’amministrazione pubblica ha di dovere».
«Non essere orgogliosi del proprio personale di polizia, che tanti attestati di compiacimento ha avuto dalla cittadinanza, anzi non dar loro nemmeno la “dignità” di una menzione, non fa bene al buon andamento della pubblica amministrazione, ed è ingiusto per il morale degli uomini e donne della polizia locale».
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Collaboratrice di MaremmaOggi.Nel giornalismo non esistono sabati né domeniche, non c'è orario e neppure luogo. C'è passione, c'è talento. Il mio lavoro è il mio sorriso. Da sempre curiosa, amo il sapere: più apprendo più vorrei conoscere. Determinata o testarda? Dipende. Vivo di sogni e li realizzo tutti.
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