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Ospedale Misericordia, in turno di notte, un medico per 79 pazienti

È in preparazione l’accorpamento dei turni di guardia medica notturna per tre reparti. Se va in porto, dal primo luglio, dalle 20 alle 8, ci sarà un unico professionista per tre aree di ricovero distribuite su sei piani
l'ospedale di Grosseto
L’ospedale di Grosseto

GROSSETO. Non si annuncia un’estate facile per i medici dell’ospedale di Grosseto, in particolare per gli specialisti che lavorano in nefrologia, medicina interna e malattie infettive. Ma soprattutto rischi e difficoltà potrebbero ricadere sui pazienti ricoverati in questi tre reparti che sono ricompresi in area medica.

Almeno stando a una proposta che, se sarà adottata e resa operativa, dal primo luglio, prevede un solo medico di guardia, in orario notturno (dalle 20 alle 8), per 79 posti letto. Tanti sono quelli della nefrologia, delle malattie infettive e della medicina interna.

79 pazienti in 3 reparti, distribuiti su 6 piani 

La scelta nasce dalla cronica carenza di personale medico che affligge il Misericordia, ma anche dalla trasformazione della pneumologia in Utip. Ovvero Unità di terapia intensiva pneumologica, che come tale ha proprio personale, la propria guardia medica notturna e propri posti letto (18).

I reparti che dovrebbero essere accorpati sotto la responsabilità di un’unica guardia medica notturna, inoltre, sono dislocati su più piani, che vanno dal primo al sesto, compreso il piano ammezzato dove si trovano le malattie infettive.

Dunque 79 pazienti, in 3 reparti, in 6 piani e considerando che il massimo previsto per un solo medico di guardia dagli accordi sindacali è 80.

I casi più complessi vengono ricoverati a Grosseto

Questa scelta si scontra con la situazione degli ospedali di Orbetello e di Massa Marittima, ad esempio, dove per un solo professionista in turno notturno, i letti sono molti meno.

Eppure è al Misericordia, il presidio provinciale, che arrivano i casi più complessi e che in estate vede lievitare il numero degli accessi al pronto soccorso, con tutto quello che comporta in termini di ricoveri e bisogno di assistenza.

E che appesantisce la responsabilità del medico in turno di guardia, per le oggettive difficoltà – anche logistiche – di assistenza dei ricoverati.

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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