MASSA MARITTIMA. I cavalli dei corazzieri del Quirinale vengono allevati a pochi chilometri da Follonica e da Massa Marittima.
Infatti a circa quindici chilometri dalla città di Follonica, e nel Comune di Massa Marittima, sulla cima di una collina circondata da olivi e macchia mediterranea si trova la tenuta inalienabile dello Stato della Marsiliana.
Questa porzione di territorio estesa per quasi 500 ettari è stata acquistata nel 1954 dal demanio; ne fanno parte anche un edificio dalla tipica conformazione delle fattorie o tenute toscane, con la casa padronale e i vari poderi intorno.
Il Centro di selezione equestre e i corazzieri
Dal 1980 è divenuta sede del Centro di selezione equestre di Marsiliana (Cse) che opera essenzialmente per la tutela e la conservazione del cavallo di razza Maremmana, un reparto tra i più importanti allevamenti italiani della razza per numero di soggetti e qualità di riproduttori.
Si parla di 15/20 nati ogni anno, forse uno tra i più prolifici d’Europa, tanto che è proprio il Centro della Marsiliana quello da cui partono per la capitale gli esemplari accuratamente selezionati e addestrati che andranno a servire i corazzieri e il IV° reggimento carabinieri a cavallo, senza dimenticare quelli che accompagnano i militari nel controllo il territorio.
I cavalli nascono al Belagaio, poi arrivano alla Marsiliana
In questo ambiente defilato protetto dalle colline e dalla macchia, a metà tra quella mediterranea e il più generico bosco, si fa ben di più di questo come ci spiega meglio il colonnello Giovanni Quilghini, comandante del reparto carabinieri biodiversità di Follonica.
«Innanzitutto è doveroso specificare che i cavalli che sono al Centro provengono da un’altra nostra riserva che è quella del Belagaio dove avviene la monta e dove nascono», spiega Quilghini. «I puledri poi arrivano qui dove ci occupiamo del loro allevamento e della selezione, per poi destinarli alla loro sede definitiva.»
Colonnello, sottolinea spesso la parola “conservazione”: cosa intende esattamente con la parola “conservazione”?
«Sì, lo sottolineo perché ne sono estremamente fiero – sorride Quilghini mentre spiega che – a Marsiliana portiamo avanti la strategia della conservazione della razza “in sito”. Questo vuol dire che la conservazione deve andare di pari passo con quella dell’ambiente nel quale l’animale cresce; il che a sua volta richiede la conservazione del pascolo, dei mestieri che nell’area vengono svolti, dei suoni e dei rumori (almeno fin dove possibile) e anche del metodo di addestramento».
«Per capire meglio considerate che in Marsiliana i cavalli vengono nutriti con foraggio autoprodotto, gli addestratori hanno fatto corsi per la doma dolce, facciamo il monitoraggio delle specie di flora e fauna per garantire solo quelle autoctone, gli esemplari riproduttori sono tutti iscritti nell’albero genealogico RM. Insomma, pratichiamo o tentiamo di praticare il più possibile la sostenibilità vera, non quella di cui tutti erroneamente parlano e che non ha niente a che fare con quello che poi fanno».
Cosa ne è dei cavalli che arrivano all’età della pensione?
«Domanda lecita e giusta. Come ha detto lei vanno in pensione, letteralmente. Ci sono dei centri appositi dove magari fanno pet-terapy con i bambini, oppure semplicemente finiscono in tranquillità i loro ultimi anni. Prima che me lo chieda, la rassicuro: non facciamo assolutamente produzione di carne equina.» lo dice con la soddisfazione di chi ha anticipato la domanda.
Come visitare la Marsiliana
Marsiliana è un posto bellissimo, purtroppo poco conosciuto dagli abitanti della zona; forse perché poco fruibile?
«Assolutamente no, tutto il contrario. Intanto le attività svolte al suo interno sono molteplici: soggiorni estivi per bambini, educazione ambientale con didattica naturalistica, corsi per la formazione del personale che intende prestare la propria opera all’interno della riserva, conservazione ex situ della capra di Montecristo, corsi di addestramento e il monitoraggio costante delle specie presenti sul territorio, oltre naturalmente il controllo dello stesso. Si possono anche prenotare visite e organizzare eventi, insomma è una realtà viva e vivibile. Basta essere consapevoli che al suo interno c’è un altro ritmo del tempo e del rispetto».
La riserva è visitabile su richiesta al reparto carabinieri biodiversità di Follonica – tel. 0566/40016 – o email 043591.001@carabinieri.it
Il Reparto dei carabinieri forestali comandato da Quilghini comprende sette riserve: Marsiliana, Belagaio, la riserva biogenetica di Scarlino, Tomboli di Follonica, la riserva naturale integrale Poggio Tre cancelli sempre a Follonica, l’Isola di Montecristo ed infine la riserva forestale di protezione e biogenetica Duna Feniglia.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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