GROSSETO. Assediato da più parti, alla fine il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, ha revocato le deleghe a Sara Minozzi. Forse l’assessore che, senza troppi selfie e troppi proclami, stava lavorando meglio. Apprezzata da tutto il mondo del sociale e stimata.
Ma, evidentemente troppo poco, quando in ballo ci sono gli appetiti politici di qualcuno.
Per il momento il sindaco terrà per sé le deleghe, in attesa che i dissidenti gli forniscano una lista di nomi fra i quali scegliere la sostituta. Una donna, per la questione delle quote rosa.
Almeno lo fanno scegliere. Anche se, va detto, è toccato a lui risolvere i problemi creati da altri.
Il comunicato del Comune
Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha revocato le deleghe all’assessore Sara Minozzi. Nel prossimo futuro sarà quindi indicato un nuovo componente della giunta comunale.
«Dopo innumerevoli riunioni e molti mesi trascorsi, le forze politiche non sono riuscite a trarre risultati concreti, sono quindi costretto a dover prendere in mano la situazione».
«Tutto nasce dalle note vicende interne alla Lega: dinamiche che hanno prodotto importanti cambiamenti nella composizione dei gruppi in consiglio e, di conseguenza, un disequilibrio nella giunta comunale, sintesi estrema della maggioranza consiliare. E in democrazia, la legge dei numeri e delle rappresentanze, volenti o nolenti, è determinante».
«A Sara Minozzi – conclude il sindaco – va il mio più sincero e sentito ringraziamento per il lavoro svolto».
Il commento dell’assessora Simona Rusconi: «A volte la politica passa sopra ai meriti»
Questo il commento dell’assessora Simona Rusconi, pubblicato su Fb.
«(Cara Sara) La tua uscita dalla giunta, non rispecchia il tuo lavoro e la tua persona. E a me dispiace molto. Grazie per il tuo impegno intenso e il tuo lavoro impeccabile, ho avuto un esempio accanto che spero di replicare almeno in parte».
«A volte la politica deve passare sopra i meriti (e i tuoi sono tanti) perché si possa continuare a governare e portare a termine le tante promesse e i tanti progetti che sono in campo. Prima che collega sei un’amica e l’amicizia non si perde perché i valori restano sempre».
La Lega: «Il sindaco ha sbagliato due volte»
Il segretario regionale della Lega Luca Baroncini, unitamente ai commissari provinciali e comunali di Grosseto, Massimiliano Baldini ed Arturo Bartoletti.
«Il sindaco Vivarelli Colonna, nel revocare contro il nostro parere le deleghe all’assessore Sara Minozzi, ha sbagliato due volte: in primis perché ha assunto una decisione politicamente errata e che non condividiamo, come gli è stato ripetutamente detto».
«Una decisione che lascia la Lega profondamente delusa, malgrado lo storico rapporto che intercorre con il nostro partito. In secondo luogo siamo sicuri che, revocando le deleghe a Minozzi, il sindaco abbia compiuto un enorme errore, un errore che indebolisce la sua Amministrazione in un settore strategico e fondamentale per l’intera comunità grossetana».
«Sara Minozzi, infatti, era uno degli assessori più competenti di cui disponeva, un assessore particolarmente apprezzata dai cittadini per il lavoro svolto nel settore sociale con impegno e passione, doti che le erano riconosciute anche dalle forze politiche di minoranza».
«Privarsene significherà compromettere un lavoro basilare per l’intera città e non solo».
Il ricatto politico di Noc
«Se poi questa decisione fosse conseguenza del “ricatto” politico di Noc allora l’errore sarebbe triplo, perché chi lega il proprio supporto nella maggioranza ai dettami di una condizione particolare, poi farà altrettanto in futuro, tenendo la città sotto lo scacco di 3 consiglieri comunali fino alla fine del mandato».
Baroncini: «Scelta non lungimirante»
E Luca Baroncini precisa: «La Lega – come ho avuto modo di dire anche nell’ultimo incontro proprio nell’ufficio del Sindaco – è un partito nazionale, con un leader nazionale che è Vice-Premier del Governo; un partito che amministra regioni, province e città importanti, con articolazioni sull’intero territorio del nostro Paese, così come in Toscana, un partito che fa parte della coalizione di centrodestra insieme alla quale contribuirà a determinare il futuro amministrativo di Grosseto anche alle elezioni del 2027, così come di tutte le realtà amministrative, non solo comunali, dove governiamo e/o saremo chiamati a presentare proposte programmatiche unitarie. Pertanto questa non mi pare una scelta lungimirante».
«Ma è purtroppo evidente che, sollevando Sara Minozzi per obbedire a un vero e proprio ricatto politico orchestrato da un gruppo di consiglieri comunali fuoriusciti dalla Lega, il sindaco si è assunto una pesante responsabilità, responsabilità che ricade anche sui rapporti con gli alleati del cdx, soprattutto se si pensa che quei consiglieri sono stati fatti entrare nel gruppo consiliare di riferimento dello stesso sindaco, generando un rapporto di forza rivoluzionato e stravolto rispetto alla volontà espressa nell’urna dai cittadini e che, altrimenti, non avrebbe visto la Lega come la compagine numericamente inferiore».
«Ma la responsabilità più grande è quella dei consiglieri del NocC nei confronti dei cittadini perché, per loro rivalsa, hanno usato il ruolo di consigliere comunale non per progetti o temi d’interesse cittadino, ma per ricattare il sindaco e la maggioranza (nonostante per loro stessa ammissione tutti abbiano tentato di trovare soluzioni che loro hanno sistematicamente rifiutato)».
«Questo comportamento credo che li collochi fuori dal futuro del centro destra grossetano e il giudizio degli elettori sarà durissimo, perché i grossetani capiscono eccome».
«In attesa dei necessari passaggi politici e delle opportune riflessioni con i rappresentanti leghisti del nostro territorio – conclude il segretario regionale della Lega – non posso che esprimere, unitamente a tutti i rappresentanti della Lega di Grosseto, il mio supporto e la mia stima a Sara Minozzi per l’ottimo lavoro svolto e per la vergognosa e immeritata decisione subita».
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