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Alla Casa Rossa si parla di Biodiversità

Nelle sale del museo il tema del convegno è: “La biodiversità della riserva d’importanza internazionale Diaccia Botrona: l’avifauna”.
Una veduta della Diaccia Botrona

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. In collaborazione con il Gruppo ornitologico maremmano, organizzato dallo staff del Museo Casa Rossa Ximenes, alle 18 di venerdì 29 luglio, un interessante convegno sulla “Biodiversità della riserva d’importanza internazionale Diaccia Botrona: l’avifauna”.  

Proprio l’associazione Gom da anni opera sul territorio per i monitoraggi della fauna selvatica ed in particolare di quella ornitica e con questo incontro vuole fare il punto sulla situazione.

Le caratteristiche della Diaccia Botrona

La Diaccia Botrona, zona umida di valore internazionale secondo la convezione di Ramsar dal 1986, è un lembo residuo di una zona umida salmastra di 120 chilometri quadrati, in parte formata da acque aperte, quello che era il Prile, che si è poi trasformata in palude con il progressivo chiudersi del tombolo che la separava dal mare. Successivamente bonificata con le colmate dei fiumi Bruna e Ombrone. Oggi il “padule” ha una profondità media di 30-40 cm, che comunica indirettamente con il mare tramite canalizzazione. E all’interno una vastità di oltre 200 specie di uccelli che si alternano durante l’arco dell’anno tra cui gli anatidi, i limicoli, gli ardeidi, gli eleganti fenicotteri rosa ed il falco pescatore.

La Diaccia Botrona con la Casa Rossa Ximenes

 

Il convegno 

Dopo il saluto istituzionale della sindaca Elena Nappi, sono previsti gli interventi del coordinatore del progetto censimenti avifauna della Diaccia Botrona, Pietro Giovacchini e dei referenti del Gom Claudio Martelli e Michelangelo Colli.

«Continuo come sindaca – dice Nappi – dopo averlo fatto con piacere per dieci anni nelle vesti di assessora alle politiche ambientali, a supportare le associazioni naturalistiche del territorio come il Gom, che si occupano sia di monitoraggio faunistico che di sensibilizzazione ambientale. Il loro prezioso lavoro valorizza tutto il territorio comunale e in particolare la nostra Diaccia Botrona, dove senza dubbio è presente un importantissimo scrigno di biodiversità. Durante l’incontro saranno presentati i primi risultati di questi anni di studi, attraverso foto, video e racconti di esperienze naturalistiche. Un’occasione per incontrare persone qualificate che metteranno in risalto come poter gestire le specie minacciate e la necessità di far coesistere i sistemi agricoli con la conservazione della biodiversità.

Può sembrare – conclude la sindaca – un convegno scientifico di quelli per soli addetti ai lavori, molti degli argomenti potranno forse apparire troppo teorici, ma bisogna sottolineare che proprio conoscere è fondamentale per poter contribuire alla conservazione delle aree naturali di particolare interesse naturalistico».

 

 

 

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