PORTO SANTO STEFANO. È stato trasferito in questi giorni da Careggi al centro di riabilitazione Don Gnocchi, Alessio Scotto, il giovane protagonista di una vicenda che ha commosso tutta la Toscana. Dopo settimane trascorse in terapia intensiva, seguite a un delicatissimo intervento chirurgico alle vertebre cervicali, si apre ora una nuova fase, tanto delicata quanto fondamentale: la riabilitazione.
Un passaggio cruciale dopo l’inferno della terapia intensiva che certamente fa ben sperare per il suo futuro. Quando si pensava che un futuro per Alessio, non ci potesse essere.
Il dramma cominciato con la caduta
Alessio è caduto da un muretto di dieci metri a Cortona, nei mesi scorsi ed ha vissuto un lungo e difficile ricovero.
Il team dell’ospedale di Careggi che lo ha seguito, guidato dalla primaria Bonizzoli, ha accompagnato il ragazzo nella fase più critica, affrontando anche una complicanza polmonare grave che ha messo a rischio la sua vita. «Professionisti speciali, umani e determinati – li definiscono babbo Paolo e mamma Marzia – che hanno saputo tenerci uniti alla speranza».
Quando il ventisettenne è arrivato a Careggi, le condizioni di Alessio erano gravissime. E oggi, il trasferimento al Don Gnocchi è un mezzo miracolo. La situazione resta grave, ma passo dopo passo, l’orizzonte appare meno scuro di quanto non fosse nei giorni dell’incidente.
Il trasferimento al Don Gnocchi rappresenta l’inizio di un percorso riabilitativo a 360 gradi. Si dovrà lavorare sia sul fronte respiratorio, con la preoccupazione che l’intervento al collo possa compromettere in modo permanente la respirazione autonoma, sia sull’aspetto psicomotorio. Resta aperta la possibilità che Alessio debba convivere con una tracheotomia e l’uso di una valvolina per la fonazione. Solo dopo si potrà pensare a intervenire sulla componente spinale.
La salute mentale: un secondo fronte da non dimenticare
La fragilità di Alessio non è solo fisica. Già da tempo, infatti, era in cura per una condizione psichiatrica complessa. Per questo la famiglia desidera ringraziare pubblicamente anche il reparto di salute mentale di Orbetello, con il dottor Ianni, l’assistente sociale Manuela e tutti gli operatori che stanno supportando il percorso con attenzione e continuità.
Fondamentale anche il contributo del parlamentare Pd Marco Simiani e della redazione di MaremmaOggi che ha acceso i riflettori sulla vicenda.
Ma la forza di Alessio passa anche dalle tante associazioni e cittadini che hanno scelto di offrire un aiuto concreto, economico e morale.
«Ci alterniamo nei momenti di forza e in quelli di sconforto, io e mia moglie Marzia – racconta il padre – ma non smettiamo mai di crederci. È una battaglia lunga, ma abbiamo un sogno: vedere nostro figlio tornare a vivere una vita il più possibile piena. Grazie a tutti quelli che ci stanno aiutando a renderlo possibile».
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Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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