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Alberghi, si rivedono gli stranieri

Il turismo mordi e fuggi non va più di moda: tornano anche gli americani, dopo due anni d’assenza. Gettonati i piccoli alberghi
Il lungomare di Porto Santo Stefano

GROSSETO. Molte prenotazioni di italiani e anche di qualche straniero. È una buona sensazione quella che hanno gli albergatori maremmani di Confesercenti per questo week-end di Pasqua. Le prenotazioni continuano ad arrivare e già si guarda ai prossimi ponti e alla stagione estiva.

Da nord a sud in molti credono che, se farà bel tempo, questa stagione estiva potrebbe rivelarsi molto buona.

La tendenza, specie per gli italiani, è il last minute, legato alle variazioni meteorologiche. Nonostante ci troviamo ormai a ridosso del fine settimana di Pasqua le prenotazioni proseguono. Questa è una costante che confermano gli albergatori di tutta la provincia di Grosseto. Stanno tornando anche gli stranieri, anche se la loro presenza si vedrà in maniera più marcata a giugno. 

Matrimoni e convegni, ma manca il personale

Buona la situazione nella zona dell’Argentario, dove il bacino d’utenza si estende fino a Roma. Come conferma Stefania Marconi dell’hotel Torre di Cala piccola, a Monte Argentario: «Nonostante ci trovassimo ormai a ridosso del fine settimana di Pasqua le prenotazioni sono proseguite al ritmo di 30-40 al giorno. E, dopo due anni, tra gli stranieri stanno tornando anche gli americani. La nostra scelta è stata di puntare ancora di più verso un turismo di lusso, ma per far questo serve formazione continua e si debbono garantire servizi. Il cliente va seguito, va coccolato, va fatto sentire unico».

Stanno tornando un po’ ovunque i matrimoni, e, in bassa stagione, anche i convegni. Un po’ tutti gli albergatori lamentano la difficoltà a trovare personale.

Clientela quasi esclusivamente italiana, almeno per Pasqua, per la zona di Grosseto che forse stenta un po’ di più. Se a maggio e giugno ancora le prenotazioni non sono partite con lo stesso brio degli altri anni, paradossalmente sembrano andare bene quelle di luglio e agosto.

«Ancora giovedì, continuavamo a ricevere prenotazione per il fine settimana di Pasqua. Stessa sorte per il Primo maggio, si aspetta all’ultimo per vedere le previsioni. Il nostro bacino è quello di Siena, Arezzo, Firenze e poi il Piemonte e il Veneto» afferma Amedeo Vasellini, titolare delle Terme marine Leopoldo II di Lorena a Marina di Grosseto e dell’hotel Granduca. «A preoccuparci sono gli aumenti di energia elettrica, gas e acqua, oltre al costo del lavoro del 20-30% più alto – spiega –  tutte cose che inevitabilmente incideranno, rendendo più difficile “stare nei prezzi”».

Vento in poppa anche per la zona nord, dove ci sono già alcune prenotazioni per il ponte del 25 aprile e a fine mese quando è prevista un’importante regata, anche se siamo ancora lontani dai dati pre-pandemia.

«Sta andando bene, anche se non tutti si fermano per tre giorni credo che arriveremo ad un 90% di prenotazioni» afferma Anna Barberini del BeVedetta di Scarlino che chiede a tutti (anche agli stabilimenti balneari) uno sforzo per allungare la stagione sino a ottobre-novembre «La Maremma è per molti terra di scoperta, una nuova destinazione, se ce la giochiamo bene si può fare un buon lavoro. Io credo che per questa estate si può prevedere un più 5-8% rispetto alla scorsa stagione».

Una delle cose che è cambiata, dopo la pandemia, è la ricerca di piccole strutture, magari in campagna, ma anche di vacanze più stanziali: non più mordi e fuggi ma la scelta di fermarsi più giorni in un posto.

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