PITIGLIANO. Entra nel vivo la “Fase 2” del Progetto Pitigliano, partita dal mese di maggio, proiettata verso per l’ultimo step che consentirà di realizzare una nuova architettura dell’ospedale Petruccioli secondo il modello di ospedale di prossimità.
Dopo gli obiettivi raggiunti della Fase 1, finalizzata alla ripresa dei ricoveri e delle attività ambulatoriali della Medicina Interna, la nuova Fase riguarda la rimodulazione della funzionalità e integrazione del personale della Medicina Interna per garantire una risposta completa e di qualità ai cittadini del territorio, in maniera più possibile autonoma rispetto agli altri presidi della provincia.
Presto un nuovo medico internista
La situazione del personale in forza alla Medicina si sta stabilizzando. A oggi l’èquipe medica può contare sul dottor Paolo Corradini, direttore ad interim e responsabile del Progetto Pitigliano, dalla dottoressa Moira Servi, internista e dal cardiologo dottor Sergio Preite.
Sono già state avviate le procedure per la selezione del nuovo direttore di Unità operativa e si procederà ad assumere un altro medico internista, sempre alla luce delle difficoltà generali di reclutamento che si presentano a livello nazione anche per questa figura professionale.
Nel frattempo, la presenza di un’unità in più viene assicurata dalla proiezione di un medico dalla Medicina interna di Castel del Piano. La Fase 2 presenta principalmente due punti di forza: una forte integrazione funzionale tra la Medicina e il Pronto soccorso, in accordo con il responsabile provinciale del Deu, dottor Mauro Breggia e la definizione di un rapporto strutturato con Aft Aggregazione dei medici di medicina generale sul territorio.
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