VETULONIA. Tecnologia e innovazione a braccetto con le meraviglie della Civiltà etrusca, custodite al museo “Isidoro Falchi” di Vetulonia. Da domani, 16 aprile, sarà attiva una vetrina olografica che regala ai visitatori un tour virtuale (e digitale) dei tesori del MuVet, così viene anche chiamato il centro espositivo che possiede circa 800 reperti, semplicemente davanti a un video.
Quello realizzato all’interno del MuVet è un innovativo prototipo messo a punto grazie al contributo di 15.000 della Fondazione Cassa di risparmio di Firenze, sul progetto “Così lontano, così vicino. Tutto a Vetulonia, Vetulonia per tutti”, pensato per accrescere ulteriormente l’accessibilità del patrimonio artistico della frazione di Castiglione della Pescaia, mediante la realtà virtuale.
Di fatto è un “espositore virtuale”, all’interno del quale il visitatore può vedere tutto insieme e in un unico momento ciò che la civiltà etrusca ha lasciato di sé a Vetulonia, grazie all’elaborazione di modelli tridimensionali. La vetrina, inoltra, valorizza ulteriormente il patrimonio archeologico, costituito dai reperti della collezione permanente del MuVet, dai resti monumentali nelle aree archeologiche, dai reperti provenienti dagli scavi dell’antica Vetulonia ma conservati in altre sedi.
La vetrina è stata presentata in anteprima, a novembre, alla XXIII edizione della “Borsa mediterranea del turismo archeologico”, a Paestum, come ospite d’onore dello stand della Regione. In questa occasione, è stata scelta per rappresentare i progetti di eccellenza della Toscana per il 2021. A dicembre, invece è stata protagonista a Firenze , a “Tourisma, Salone dell’archeologia e del turismo culturale”.
La vetrina olografica sarà inaugurata domani, sabato 16 aprile, alle 16, alla presenza di Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione turistica, Chiara Lanari dell’assessorato alla Cultura della Regione Toscana, e della la sindaca di Castiglione della Pescaia, Elena Nappi.
Presentano il progetto e i programmi 2021-22, Adriano Maggiani, vicepresidente dell’Istituto nazionale di studi etruschi e italici, Cecilia Maria Roberta Luschi e Alessandra Vezzi del dipartimento di Archeologia dell’Università di Firenze, Simona Rafanelli, direttrice del MuVet, insieme a Maria Francesca Paris e Costanza Quaratesi.
La presentazione è accompagnata da una degustazione di vini serviti dai sommelier della Delegazione Ais di Grosseto.
Un progetto a 4 mani
Della squadra che ha sostenuto e messo a punto il progetto, fanno parte il Comune di Castiglione della Pescaia e il MuVet, all’interno della squadra guidata dal Museo diocesano di Pitigliano e dal dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze. Sono stati i ricercatori dell’ateneo, nell’ambito del bando regionale “100 ricercatori per la cultura” a progettare un prodotto multimediale all’avanguardia, costituito dall’ultima versione di vetrina olografica, da sperimentare all’interno dei percorsi delle due sedi museali di Vetulonia e Pitigliano.
«A Paestum e a Firenze – ha ricordato la sindaca Nappi – sia gli addetti ai lavori, che la stampa specializzata, hanno descritto la vetrina olografica del Falchi come un’eccellenza. Grazie al partenariato fra Comune, MuVet e Università di Firenze, il progetto ha permesso di sperimentare l’applicazione delle più innovative tecnologie all’interno del percorso espositivo, elaborando nuove formule di fruizione di un patrimonio culturale articolato, che va dall’oggetto esposto al museo, alle testimonianze architettoniche delle aree archeologiche», conclude Nappi.
«Il rilievo ad altissima definizione della vetrina – spiega Simona Rafanelli – ha permesso un aggiornamento della lettura dei reperti archeologici presi in esame. Il progetto, inoltre, lega la modalità classica di disseminazione dei beni del patrimonio storico, archeologico e architettonico con una visione più ampia del loro contenuto.
In questo modo, ha contribuito allo sviluppo e alla crescita del museo, da sempre orientato all’aggiornamento della proposta espositiva e al conseguimento di una accessibilità il più possibile aperta e disponibile per un pubblico a sua volta ampio e diversificato», conclude Rafanelli.
Vetrina di reperti e narrazione storica
Sono in fase di realizzazione uno storyboard e vari contenuti video da inserire nell’espositore olografico, con l’intento di valorizzare alcuni reperti e di connetterli al loro contesto archeologico di provenienza. È il caso della celebre stele funeraria in pietra che rappresenta il principe guerriero Auvele Feluske, simbolo del MuVet, e del prezioso gruppo di bronzetti recuperati dallo scavo della Domus dei Dolia, una struttura residenziale visitabile nell’area archeologica di Poggiarello Renzetti.
La narrazione e i video rappresentano un ritorno, seppure virtuale, dei reperti nel loro contesto originario.
Per informazioni 0564927241 – museo.vetulonia@comune.castiglionedellapescaia.gr.it
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Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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