GROSSETO. Due bandiere, quella italiana e quella sarda, con i quattro mori a raccontare il carattere e le origini di Claudio Cadeddu. Due bandiere, appoggiate sopra al feretro, intorno al quale hanno sfilato uno dopo l’altro i colleghi del militare 47enne morto in Kosovo, per rendergli omaggio.
Al Cemivet, giovedì 2 novembre, si è celebrato il giorno del dolore, con i funerali in forma privata del decano dei cinofili.
A rendere omaggio al militare c’erano, oltre al ministro della Difesa Guido Crosetto, anche il Capo di Stato maggiore della difesa, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e quello dell’esercito, il generale di corpo d’armata Pietro Serino, insieme alla prefetta Paola Berardino, il sindaco Amtonfrancesco Vivarelli Colonna ad alcuni parlamentari e ai rappresentanti delle istituzioni civili e militari della città.
La cerimonia nella chiesa del Cemivet
Troppo piccola, la chiesa che si trova dentro alla base di via Castiglionese, per contenere gli amici e i colleghi che sono andati a portare una parola di cordoglio ai familiari di Cadeddu, alla moglie e alla loro bambina, che ha ricevuto l’abbraccio dei suoi compagni di classe che hanno partecipato alla cerimonia funebre.
Il feretro del militare, dopo i funerali, è stato portato al cimitero, dove riposerà. Nella città dove lavorava come cinofilo esperto al Cemivet ormai da tantissimi anni e dove aveva scelto di mettere su famiglia e crescere sua figlia.
LEGGI ANCHE:
Militare morto in Kosovo, la salma a Ciampino
La salma di Cadeddu accompagnato al Celio
Autore
-
Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli