GROSSETO. I “maranza” sono arrivati anche a Grosseto: vengono definiti così i ragazzini dai 14 ai 17 anni che fanno l’occhiolino alla violenza e all’illegalità. Una violenza che dilaga soprattutto in centro storico, punto di ritrovo dei giovani e teatro di aggressioni e risse.
Sabato 18 maggio, per esempio, due giovani stavano passeggiando tra via Saffi e piazza del Sale quando hanno incontrato un altro ragazzo, che ha colpito uno dei due al volto. Il quindicenne picchiato ha una frattura al naso, alla mandibola e all’orbita oculare ed è stato operato lunedì 20 maggio. Non ha riconosciuto la madre fino al giorno dopo l’aggressione.
Per questo un genitore, che vuole rimanere anonimo, ha deciso di parlare della sua preoccupazione. «Mio figlio ha 14 anni e non è possibile respirare questo clima di violenza fra ragazzi così giovani – dice l’uomo – Dovrebbero esserci più controlli e persone che contattano i genitori quando i loro figli sbagliano».
La paura dei genitori
Il padre che ci ha contattato è molto preoccupato della situazione. «Tutti da giovani abbiamo fatto delle risse, per qualsiasi motivo, anche per cose futili – dice – Ma qua sta tutto degenerando, non è possibile una violenza del genere. Qualcuno dovrebbe prendere in mano la situazione, aumentare i controlli e iniziare a mettere al corrente i genitori di chi fa queste cose. In modo che qualcuno possa intervenire con questi ragazzi».
L’uomo, che ha un locale in centro, ha paura. «Ho paura che mio figlio possa essere aggredito solo perché sta camminando per il corso o perché ha un marsupio firmato – continua – La situazione così è ingestibile, i genitori dovrebbero insegnare ai propri figli che la violenza non è mai la risposta e far assumere loro la responsabilità delle loro azioni. Se mio figlio facesse qualcosa del genere io interverrei e gli farei capire che ci sono delle conseguenze».
I ragazzi protagonisti dell’aggressione di sabato sono giovanissimi. «Nessuno ha più rispetto di niente, non ci sono più regole per i giovani – dice il padre – eppure nessuno fa niente né alza un dito. Io capisco tutto, ma la situazione si aggrava sempre di più».
«Poi le persone si lamentano che nessuno vuole venire più in centro storico – conclude – e ci credo, quando qualcuno esce vuole tranquillità e serenità. E in questa situazione non ci sono. Ci vuole un po’ di freno e dei controlli, in modo che i genitori sappiano quando i propri figli sbagliano».
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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