GROSSETO. Ci sono dei protagonisti dei quali raramente si raccontano le emozioni. Sono i soccorritori che lavorano o che volontariamente prestano servizio sulle ambulanze. Persone che passano le giornate e le nottate al servizio degli altri. Spesso a contatto con le tragedie, con il dolore. Qualche volta con la morte.
Domenica 30 giugno Gianluca Dottorini, dipendente della Pubblica assistenza Humanitas, era in turno con Chiara Bonfiglioli. Lui è un autista soccorritore con più di 30 anni di esperienza, lei invece è una giovane soccorritrice. Alle 3.30 di lunedì 1° luglio, è suonato il telefono: c’era da partire subito per Braccagni.
Alla richiesta di soccorso era stata assegnata la massima urgenza: codice rosso, per una donna che stava partorendo. Alle 4 in punto, sull’ambulanza dell’Humanitas, è nata Adele. E la mattina, sul cofano del mezzo di soccorso, è stato messo un bel fiocco rosa per celebrare l’evento.
La corsa per arrivare a Braccagni
Ha ancora la voce rotta dall’emozione, Gianluca Dottorini. «Fino a quella telefonata – racconta – era stata una serata movimentata, non eravamo stati in sede nemmeno un minuto – dice – Quando il 118 ci ha chiamati e ci ha detto che a Braccagni c’era una donna che aveva già le contrazioni, siamo partiti immediatamente. Ho fatto il più in fretta possibile. Siamo arrivati a casa della famiglia qualche minuto prima dell’automedica».
Il marito era sulla strada, ad aspettare l’arrivo dei soccorritori.
Il racconto di Dottorini è quello di minuti di grande concitazione. La donna era sul divano, con le contrazioni molto forti, il marito cercava di tranquillizzare il loro figlio di 4 anni. Quando sono arrivate la dottoressa e l’infermiera con l’automedica, la scelta più ovvia è stata quella di caricare la donna sull’ambulanza e fare il più in fretta possibile per arrivare all’ospedale di Grosseto.
Adele, però, non era convinta: aveva fretta di nascere.
Nasce in pochi minuti sull’ambulanza
L’ambulanza con Dottorini, Bonfiglioli e la dottoressa del 118 è ripartita per raggiungere l’ospedale di Grosseto. Il marito la seguiva in auto. Quando ha visto l’ambulanza accostare sulla strada ha temuto che qualcosa non andasse bene. «Sono sceso a rassicurarlo – dice Dottorini – la dottoressa mi aveva detto di fermarmi perché la bambina stava nascendo. L’ho abbracciato e gli ho fatto le congratulazioni, la piccola era venuta al mondo sull’ambulanza».
![](https://www.maremmaoggi.net/wp-content/uploads/2024/07/ambulanza-fiocco-rosa-maremma-oggi-1024x768.jpeg)
Il primo vagito di Adele è stato sentito dai soccorritori alle 4 del mattino, pochi minuti dopo la partenza dell’ambulanza.
«In quel momento i metri diventano chilometri e i minuti ore – spiega l’autista soccorritore della Pubblica Assistenza – Ma la gioia di veder nascere una bambina è stata davvero grande per tutti. Eravamo tanto emozionati, a me è sembrato di rivivere la nascita dei miei due figli».
Fiocco rosa sull’ambulanza
Da Braccagni, l’equipaggio ha avvisato il pronto soccorso dell’ospedale che sarebbero arrivate nel giro di poco, mamma e bambina appena nata. Ad aspettarle, all’ospedale Misericordia, c’era il personale del reparto di Ostetricia e Ginecologia.
Mamma e bambina stanno bene. E il personale dell’Humanitas, per celebrare il lieto evento, ha messo un fiocco rosa sull’ambulanza dove Adele ha avuto fretta di nascere.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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