CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Addio al sorriso di Patrizia Capecchi. La notissima commerciante castiglionese aveva 72 anni.

Lascia il marito Roberto Rossi, architetto, il figlio Riccardo, la sorella Grazia e il fratello Giancarlo, giornalista di Tv9. Ma lascia anche un grande vuoto in tutti coloro che, in tanti anni, hanno conosciuto lei e la sua grande umanità.

Patrizia era stata colpita da un’emorragia cerebrale 14 mesi fa. Da allora non si era più ripresa dal coma. Portata da Grosseto a Siena, subito operata, ma le condizioni sono rimaste gravissime.

In seguito è stata curata a Montevarchi, a Villa Varoli, infine al Rugani Hospital di Siena, finché sabato 8 se n’è andata.

«Ringrazio – dice il fratello Giancarlo – tutti coloro che l’hanno curata e seguita con grande amore».

Patrizia, la commerciante del paese

Patrizia ha sempre avuto attività commerciali nel suo paese, Castiglione. Prima un negozio di ceramica, poi il “Riserva Naturale” in via IV Novembre, la boutique delle eccellenze enogastronomiche della Maremma.

I funerali di Patrizia Capecchi sono in programma domani, lunedì 10, alle 10,30 nella chiesa di Santa Maria Goretti a Castiglione.

La celebrazione sarà officiata dal parroco, don Paolo Gentili. Quindi la salma sarà tumulata nel cimitero di Castiglione.

All’amico Giancarlo e a tutta la famiglia di Patrizia le condoglianze della redazione di MaremmaOggi.

Il ricordo di Marco Simiani

Questo il ricordo di Marco Simiani

«Ciao Patrizia.

Ci sono persone che ricorderai per sempre, specialmente quelle che ti hanno visto crescere, sia dal punto di vista lavorativo che politico. Conoscevi mio babbo, mi chiedevi sempre di salutarlo. Ogni volta che venivo a Castiglione della Pescaia, per installare le luci natalizie, passavo a trovarti e tu mi dicevi “mi raccomando che siano più belle di quelle di Grosseto”. Patrizia Capecchi era una donna determinata che aveva a cuore il suo Comune e i suoi commercianti. Per molti anni aveva organizzato gli eventi, compreso quello natalizio, per il proprio comune.

Ieri sera Giancarlo, suo fratello, mi ha chiamato per dirmi che, dopo una lunga malattia, Patrizia se ne era andata. Ho voluto scrivere questo breve ricordo perché Patrizia era una persona seria, che amava la propria comunità e sapeva comunicare con gli altri, portando avanti con determinazione le sue idee e le sue posizioni, anche se erano diverse dalle mie. Porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia e a Giancarlo Capecchi.

Ti ricorderò con grande affetto, Patrizia. Riposa in pace».