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Addio Santa, la psicologa che regalava speranza

Cucchi ha lavorato per tantissimi anni al Serd e ha insegnato educazione sessuale nelle scuole. Il ricordo delle colleghe: «Ha portato luminosità e cura in un settore difficile»
Santa Cucchi

GROSSETO. Prendeva a cuore ogni utente che varcava la soglia del Serd, il servizio per le dipendenze dell’Asl. Anzi, faceva anche molto di più di questo: riusciva a dare loro speranza, a far intravedere un futuro anche in un settore difficile come quello nel quale lavorava. 

E tanti, nel corso degli anni, le sono stati grati: perché grazie a lei, hanno potuto finalmente cambiare vita. Sono nati una seconda volta. Oggi Grosseto piange Santa Cucchi: il suo sorriso si è spento venerdì 7 marzo nel reparto di leniterapia dell’ospedale. Santa era stata ricoverata quando le sue condizioni di salute erano peggiorate. Sapeva che quel viaggio sarebbe stato l’ultimo della sua vita. Ma accanto a sé aveva i suoi affetti più cari. Il figlio Andrea, le colleghe e gli amici. E nonostante tutto, ha continuato fino all’ultimo a nutrirsi e a nutrire chi le stava accanto di speranza. 

Addio Santa, la psicologa che dava speranza

Santa Cucchi era nata a Reggio Emilia 69 anni fa. Era arrivata a Grosseto nei primissimi anni Novanta e da allora non aveva più voluto lasciare la città. Qui è nato suo figlio Andrea, qui Santa ha lavorato come psicologa al Serd dell’Asl, dove si occupava di tossicodipendenza. Quando l’educazione sessuale ha fatto il suo debutto nelle scuole, a incontrare i ragazzi era lei. 

«Santa è riuscita a portare luminosità e cura, attenzione, in un settore estremamente difficile – dice la collega Giulia Dorini – In un settore dove la frustrazione è alta perché spesso la soluzione non si trova. Ha sempre avuto una parola amorevole per i suoi pazienti, li ha sempre accolti anche quando gliene combinavano di tutti i colori. È stata un grande esempio per tutte le persone che l’hanno conosciuta e che hanno seguito le sue orme». 

Una professionista seria, una mamma attenta, una donna coraggiosa: sono tante le sfaccettature che le colleghe e gli amici di Cucchi ricordano con profondo amore. 

Santa, l’amore per la musica e per il mare

L’amore per il figlio Andrea, la passione per il suo lavoro, la capacità di affrontare e gestire le situazioni, anche le più difficili, che le si presentavano. Era un universo colorato il mondo di Santa Cucchi, un universo che abbracciava le persone che per un motivo o per un altro si trovavano ad avere a che fare con lei. 

«Mamma era vivace, solare, affettuosa e ottimista – la ricorda il figlio Andrea – Lo è stata fino all’ultimo. Amava il mare, lo amava così tanto che è voluta restare qui a Grosseto anche quando ha scoperto di essere malata e di dover affrontare le cure. Non ha voluto lasciare la città dove ha vissuto negli ultimi 35 anni nonostante io non viva più qui. Era innamorata di Grosseto e del mare». 

Negli ultimi anni Santa Cucchi si era appassionata tantissimo alla musica classica e aveva scelto di contribuire a far crescere il premio Scriabin. 

La psicologa è morta all’hospice, venerdì 7 marzo: la salma è ora esposta all’obitorio del Misericordia dove resterà fino a lunedì 10 marzo quando, alle 11, saranno celebrati i funerali nella chiesa di Sterpeto. 

 

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  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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