GROSSETO. Era un uomo buono Lorenzo, al quale non potevi non volere bene. Se n’è andato nella notte fra sabato 12 e domenica 13, dopo un malore, forse un infarto, e una corsa al pronto soccorso. La compagna ha provato a rianimarlo e poi ha chiamato il 118.
Purtroppo i sanitari non sono riusciti a rianimarlo.
E tutti noi che lo conoscevamo siamo qui con il magone a chiederci se potevamo fare di più per lui. O forse a chiederci perché non voleva che si facesse di più per lui.
«Stai tranquillo – diceva – me la cavo da solo. Sono una roccia io».
Ma anche quella roccia ha ceduto al suo cuore. Che da qualche tempo gli dava qualche problema.
Lorenzo Becattini se n’è andato a 56 anni, nella notte fra sabato 12 e domenica 13. Era nato il 7 settembre del 1968.
Lassù raggiunge il padre Giorgio, bancario, morto nel 2011, l’amatissima madre Vittoria, che se n’è andata quattro anni fa, insegnante, che lui aveva accudito fino all’ultimo giorno. E il fratello Paolo, che aveva 10 anni più di Lorenzo, morto anche lui in giovane età.
Amava la musica Lorenzo, ma quella vera, degli anni ’80 e ’90, dai Dire Straits agli U2, ai Pink Floyd. Amava la vita ed era un maledetto testone, al quale non potevi consigliare nulla, tanto faceva sempre come gli pare.
E amava la Juventus. In modo viscerale. Non si perdeva una partita, un anniversario. Bianconero fino al midollo, ma anche le partite erano un momento da condividere con gli amici.
«Ci sono due cose che ti salvano nella vita – diceva spesso -: amare e ridere. Se ne possiedi una sei fortunato, se ne possiedi due sei invincibile».
Originario del Pisano, viveva da sempre in Maremma. Due anni fa la morte del poliziotto Stefano Giglio, uno dei suoi amici migliori, lo aveva profondamente segnato.
Da qualche tempo aveva una nuova compagna e si era allontanato un po’ da tutti. E tutti a pensare, prima o poi torna a fare il matto come sempre, a scherzare con noi, a fare il suo aperitivo in via Svezia (vino bianco allungato con l’acqua fredda, sia chiaro), a fumare l’ennesima sigaretta.
Ci manca e ci mancherà tanto.
Buono fino in fondo, dona pelle e cornea
Aveva fatto tanti lavori Lorenzo, aveva gestito una tabaccheria, era stato alla Pam, ma soprattutto, negli ultimi tempi, aveva lavorato per Alessandro Rovani, nella sua società per la sicurezza. Alessandro era uno dei suoi amici migliori.
«Una notizia terribile – dice Alessandro – gli volevo davvero bene. Era un testardo, un orgoglioso, ma non potevi non sentirlo come un fratello».
Gli amici e le amiche, i cugini, stanno ora gestendo le pratiche per il funerale. Ma prima saranno fatte le analisi necessarie per capire se è possibile espiantare cornee e pelle, quindi al momento la salma non è esposta all’obitorio. Buono fino in fondo Lorenzo.
I funerali si terranno martedì 15 alle 10 al cimitero di Sterpeto.
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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