MONTE ARGENTARIO. Porto Ercole si ferma, colpita da un lutto che lascia un vuoto profondo: la scomparsa di Gaetano Salvatore Quintiero.
È stato trovato morto nella sua abitazione, ucciso forse da un malore.
Non è solo l’addio a un imprenditore, ma a un visionario, a un uomo che ha saputo trasformare luoghi in simboli, serate in ricordi indelebili e rapporti di lavoro in amicizie autentiche.
Gaetano non era solo il titolare di locali storici come il King’s Bar, la discoteca di Cala Galera e, soprattutto, il leggendario Baretto: era il cuore pulsante della movida argentarina, un maestro nell’arte di creare magia.
Il mito del Baretto: un luogo che ha fatto la storia
Era il 1986 quando Gaetano Salvatore Quintiero decise di prendere un locale anonimo e trasformarlo in una leggenda. Nacque così il “Baretto”, un luogo che non era solo un bar, ma una casa aperta a tutti, giorno e notte: dalla colazione, agli aperitivi al tramonto, fino al drink che precedeva le notti di festa in discoteca.
Situato di fronte al porticciolo, il Baretto era un crocevia di vita, un punto di ritrovo per residenti, turisti, marinai e celebrità. Quanti momenti indimenticabili si sono consumati tra i suoi tavolini e al suo bancone!
Celebrità di fama mondiale hanno fatto tappa al Baretto, rendendolo ancora più leggendario. Solo qualche mese fa, Francesco Totti e Ilary Blasi sono stati immortalati con Gaetano, ma negli anni il locale ha ospitato personaggi del calibro di David Bowie, che scese dal suo yacht per un caffè e lasciò un autografo al barista, o Rod Stewart, che gustò un gelato passeggiando sul lungomare.
Ogni visita era un tassello che arricchiva la storia e l’anima del Baretto, rendendolo unico.
Una storia di successi e legami
Dopo 35 anni di attività, nel 2021 il Baretto chiuse i battenti, ma non il suo cuore, che continua a battere nei ricordi di chi lo ha vissuto. Come raccontarono allora Gaetano Quintiero e Valeria Mercurio, la sua partner storica.
«Abbiamo vissuto un’avventura straordinaria che ci ha dato tanto. È la chiusura di un ciclo storico, un pezzo di vita che non dimenticheremo mai».
Il lascito di Gaetano: molto più di un barista
Gaetano era molto più di un barman. Era un creatore di emozioni, un artigiano delle relazioni, un uomo capace di trasformare il lavoro in una missione: unire le persone, creare luoghi dove sentirsi accolti e speciali, dare a ogni serata un sapore unico.
Il Baretto era l’estensione del suo spirito, del suo sorriso contagioso, della sua passione per la vita.
Oggi Porto Ercole perde un pilastro, una figura che ha plasmato l’identità stessa del borgo e della sua vita notturna. Ma il suo ricordo rimarrà eterno nei cuori di chi lo ha conosciuto, nei sorrisi di chi ha vissuto serate indimenticabili al suo fianco, e nella storia di un luogo che non morirà mai.
Addio, Gaetano. La tua eredità è nelle stelle che brillano sulla marina e nei cuori che hai toccato. Grazie per averci insegnato cosa significa rendere speciale ogni momento. Porto Ercole non ti dimenticherà mai.
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Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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