GROSSETO. Ogni mattina, da più di vent’anni, don Nello usciva da casa la mattina presto per raggiungere la Cattedrale e celebrare la messa. Lo faceva fin da quando aveva chiesto, all’allora vescovo Giacomo Babini, di essere incardinato nel clero diocesano dopo aver lasciato i frati Cappuccini.
Era sacerdote da più di settant’anni. Da quando, insieme ad altri tre fratelli, aveva scelto la vita ecclesiastica. Originario di Iglesias, Giuseppe Nello Bertelli se n’è andato a 96 anni nella sua casa di Grosseto, domenica 12 maggio. I funerali, in forma privata, sono già stati celebrati. Era stato proprio don Nello a lasciare indicazioni precise: nessuna comunicazione della sua morte e nessuna pubblicità delle sue esequie.
La stazione radio dedicata ai malati
Don Bertelli era un uomo che non cedeva a compromessi. Era nato e cresciuto a Iglesias, in Sardegna, e di quella terra aveva assorbito il carattere forte e determinato che lo ha sostenuto fino all’ultimo.
A Grosseto aveva trovato una seconda famiglia. Ordinato sacerdote nel 1956 dopo aver studiato nel Seminario di Cagliari dell’Ordine dei Capuccini, aveva svolto il suo ministero a Sassari, nella chiesa di San Francesco, dove negli anni Settanta aveva anche messo su il Maggiolino d’Oro, dove i bambini imparavano la musica.
Assistente religioso all’ospedale San Martino di Oristano, don Nello è sempre stato un grande innovatore. Proprio in quel periodo aveva infatti aperto un’emittente radiofonica che si chiamava Voce Amica Ospedale San Martino. Una novità che non è più stata replicata e che serviva a mettere insieme il personale dell’ospedale, le famiglie e i pazienti stessi che su quella stazione potevano ascoltare la musica e scoprire quello che succedeva nel mondo.
Porta le Sacre scritture su Twitter
Arrivato a Grosseto come sacerdote, dopo essersi spogliato del saio, don Nello è stato parroco a San Giuseppe, prima di occuparsi della Casa per anziani Ferrucci.
Ma la sua vocazione è sempre stata quella di stare vicino ai malati ed è stato quindi naturale diventare assistente religioso della Rsa Villa Pizzetti.
Ma la bellezza di don Bertelli era racchiusa nella sua grande capacità di utilizzare gli strumenti di comunicazione che aveva a disposizione. Come quando dalla Cattedrale, inviava su Twitter le Sacre Scritture.
Travolto da un’auto davanti a casa
La mattina del 20 settembre 2022 don Nello era uscito da casa per andare a celebrare la messa in Cattedrale. Lo faceva ogni mattina, da più di vent’anni. Fu travolto da un’auto: l’urto fu violento, don Nello fu soccorso e portato al Misericordia, dove venne operato.
Tornato a casa, nonostante i suoi 95 anni, aveva ripreso a camminare, aiutato da un bastone. Senza mai aver perso la lucidità, con i suoi occhi vispi e la sua lunga barba bianca, ogni mattina si presentava puntuale al suo appuntamento in cattedrale. Aveva voluto raccontare a tutti la sua nuova vita da 95enne, ringraziando chi aveva avuto accanto, il personale dell’ospedale che si era preso cura di lui. Non aveva perso la simpatia e la spontaneità che lo aveva accompagnato durante tutta la sua vita. Una vita che aveva voluto dedicare agli altri, a chi soffriva nel letto di un ospedale, alle persone che avevano bisogno di un conforto.
Se n’é andato, a 96 anni compiuti, con la serenità nel cuore nella sua casa, che non aveva voluto lasciare nemmeno dopo l’incidente.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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