GROSSETO. Se n’è andato a 90 anni, dopo una vita passata senza mai fare un giorno d’ospedale. Una vita vissuta con leggerezza e passione per il suo lavoro, che aveva imparato dallo zio ad Orbetello.
La storia di Alberto Pareti è una storia bella da raccontare, perché racconta di un uomo che ha creduto nel lavoro, nella famiglia e nella lealtà.
Alberto lascia la moglie Eliana e quattro figli, Alessandro, Stefania, Raffaello e Valentina. E anche nipoti, bisnipoti e un trisnipote, non è da tutti.
Una storia iniziata ad Orbetello
La storia di Alberto inizia ad Orbetello, dov’era nato nel 1934.
Da ragazzino imparò il mestiere del parrucchiere nel negozio dello zio, Bruno Masillo, il fratello della mamma. A 21 anni decise di aprire un’attività sua, ma scelse di spostarsi a Grosseto. Non voleva fare concorrenza a zio. Scelta sofferta, gli orbetellani sono attaccatissimi al proprio paese, ma non ebbe esitazioni.
Il primo negozio era in centro storico, in via Bertani.
Poi nel 1987 fu aperto il negozio in via Fiume, nel 1997 quello in viale Ombrone.
Il figlio Alessandro: «Non amava gli ospedali, è morto nel suo letto»
Alberto era sempre stato in buona salute, mai fatto un giorno di ospedale. Ma qualche giorno fa un altro lutto in famiglia, la morte del marito di Stefania, Stefano, lo ha scosso particolarmente.
«Quell’evento lo ha turbato molto – racconta Alessandro – certo è che da quel momento le sue condizioni sono peggiorate giorno dopo giorno, finché sabato sera se n’è andato. Non lo abbiamo portato in ospedale, ci ha assistito la Farfalla. Se n’è andato nel suo letto, con tutta la famiglia accanto».
I funerali sono in programma martedì 28 maggio alle 16 nella sua Orbetello. Le esequie saranno celebrate in Duomo.
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