MONTE ARGENTARIO. Porto Santo Stefano si prepara a dire addio al marrone della pozzolana del Maracanà, lo storico campo sportivo, in favore di un moderno manto erboso sintetico. Una trasformazione attesa e auspicata da giocatori, famiglie, e residenti, che da tempo soffrono gli inconvenienti legati alla polvere alzata dalle partite e dagli allenamenti.
Una richiesta unanime : sport e salute al primo posto
La decisione di rinnovare il Maracanà è stata spinta da molteplici esigenze.
Da un lato, i giocatori e i bambini che praticano il calcio chiedevano da tempo un terreno più sicuro e performante; dall’altro, i genitori e gli abitanti della zona lamentavano il disagio della polvere, che invadeva le strade circostanti.
«Questo cambiamento è necessario per tutti» ha dichiarato il sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, confermando che il progetto non è più solo un’idea ma una promessa concreta.
Maracanà, promesse mancate per oltre 30 anni
Non è la prima volta che il rifacimento del piccolo Maracanà di Porto Santo Stefano è sotto i riflettori. A memoria d’uomo sono almeno cinque-sei volte in cui varie amministrazioni comunali hanno promesso il rifacimento della struttura, oramai obsoleta.
L’ultima fu , proprio durante la giunta Borghini che sembrava essere ad un passo da quello che sarebbe stato un momento storico, il Maracanà- Bussi (in onore del presidente Aldo Bussi ) che finalmente diventa un campo di calcio degno di questo secolo.
Sia chiaro, chiunque ha calcato quel campo, ha respirato quella pozzolana, è consapevole di aver fatto qualcosa di epico e continua a sentirsi un eroe di altri tempi.
Poi, il Maracanà è un fortino per la squadra del posto, l’Argentario, praticamente inespugnabile.
Le dimensioni del campo e soprattutto le caratteristiche del terreno ne fanno una montagna da scalare per le compagini che ci vanno a giocare.
Ora questa promessa, solenne, di Arturo Cerulli, è credibile perché viene da un sindaco che con lo sport ha un feeling sin da piccolo, nuoto, pallanuoto, calcio, come dirigente e quant’altro. Anche perché, nel 2023, non è possibile, soprattutto per i più piccoli fare calcio con la polvere che ti entra nelle ossa attraverso le narici.
È stato bello, anche affascinante, ma oggi è un altro mondo.
Fondi e tempi, la sfida da vincere Il rifacimento del Maracanà non è priva di ostacoli
La società sportiva che gestisce il campo, infatti, dovrà rinunciare ai guadagni che da anni derivavano dall’uso dell’area come parcheggio estivo. Tuttavia, la comunità è determinata a superare queste difficoltà per offrire una struttura moderna e funzionale.
«Non siamo ancora certi di quando i lavori inizieranno, ma l’obiettivo è completare l’intervento entro l’estate del prossimo anno» ha spiegato il sindaco.
Questa non è la prima volta che si parla di rinnovare il campo, ma oggi le parole lasciano spazio ai fatti.
«Da questa decisione non torneremo indietro» ha ribadito Cerulli, sottolineando l’impegno dell’amministrazione.
Il nuovo Maracanà rappresenta non solo un miglioramento per gli sportivi e per l’ambiente, ma anche un segnale di attenzione verso la qualità della vita della comunità di Monte Argentario.
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