di Elisa Bartalucci

ROCCATEDERIGHI. Si è spento la sera di domenica 25 agosto 2024, all’età di 78 anni, nella sua casa di Roccatederighi, il pittore Dante Razzino. Un’anima ribelle e spirituale allo stesso tempo, quella di Razzino, che nell’arte ha trovato da sempre la sua massima espressione.

Originario di Fondi, in provincia di Latina, la carriera artistica di Razzino gli ha regalato soddisfazioni e successo. L’ultima è stata la mostra all’ArtinGenio Museum di Pisa introdotta con una prefazione dal professor Vittorio Sgarbi.

Il pittore che dipingeva con le mani

Un personaggio eclettico, Dante, un pittore in possesso di uno stile unico, inconfondibile e originale. «Dipingeva con tutto – dice chi lo conosceva – con le mani, con le forchette, con i coltelli».

Un uomo colto, un poeta, un artista: Razzino era tutte queste cose insieme e i suoi compaesani di Roccatederighi oggi lo piangono e lo ricordano con malinconia.

Nel paese dell’Alta Maremma Razzino c’era arrivato più di dieci anni fa per amore della sua compagna Maria Grazia, originaria del piccolo borgo ed a lei erano sempre rivolti i suoi pensieri, anche quando la salute non era dalla sua parte. Negli ultimi tempi, infatti, il suo cuore, che questa mattina lo ha abbandonato per sempre, aveva fatto dei capricci e lo aveva costretto ad entrare e uscire diverse volte dall’ospedale, ma ad ogni ricovero lui firmava per tornare a casa ad accudire la sua Maria Grazia, che da tempo non stava bene.

Tanti i messaggi di cordoglio

I messaggi di saluto per lui sono numerosi: «ciao Dante, grazie per i tuoi preziosi consigli», «ciao maestro», «sono certa che le tue opere parleranno di te per sempre»- E  ancora: «Tu non vorresti lacrime».

Se è vero che il silenzio che uno lascia quando se ne va è direttamente proporzionale al rumore che ha fatto quando c’era, siamo certi che Dante di chiasso ne ha fatto tanto: oggi Roccatederighi, ammutolita, piange il suo pittore.