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Addio a Roberto Sabatelli, l’uomo della Pinacoteca

Figlio di Walter Sabatelli, aveva 74 e proprio dal padre ereditato la passione per l’arte seconda solo a quella per Follonica. Aveva scoperto un Modigliani originale in Sardegna
Nella foto Roberto Sabatelli nel suo studio.
Roberto Sabatelli

FOLLONICA. Roberto Sabatelli ha aspettato una rara giornata di sole in quest’autunno piovoso per lasciare la sua amatissima Follonica lasciando sgomenti e profondamente dispiaciuti tantissimi suoi concittadini.

Roberto aveva 74 anni, era malato da tempo ma non si era arreso. Proprio per questo, la notizia della sua morte lascia tutti sgomenti.

Addio Roberto, l’anima della pinacoteca

Per chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo, Roberto era il figlio di Walter Sabatelli, conosciutissimo pittore cecinese che si era poi stabilito a Follonica. Dipendente comunale, Roberto ha diretto per molti anni la Civica pinacoteca della città per la quale contribuì in maniera sostanziale alla nascita. Credeva nell’arte come veicolo di cultura, certo, ma anche come volano economico e sociale.

Dopo la sua sostituzione la pinacoteca ha subito una forte battuta di arresto e di questo non se n’è mai fatto una ragione. Anche se fuori dagli schemi Roberto Sabatelli era una gran persona, perché animata da una passione infinita per l’arte e per la sua città, ma anche da un senso di giustizia e rispetto poco frequenti. Carattere particolare, vivace, ironico, che non risparmiava niente e nessuno nei suoi giudizi taglienti e molto spesso fin troppo obiettivi, non può essere liquidato in modo canonico: si arrabbierebbe molto.

Lo studioso d’arte che amava Follonica

E così non parleremo di ciò che lo ha portato via, ma della sua straordinaria vita iniziata tra i colori del lavoro del padre Walter, delle persone famose che ha incontrato, dei viaggi e delle soddisfazioni che ha avuto; momenti davvero importanti di cui conservava gelosamente ogni oggetto e ogni foto.

Il suo studio, nell’abitazione di via Litoranea infatti è come un museo. Entrandoci per la prima volta non si sa dove guardare, anche seguendo le sue velocissime spiegazioni. C’era da scrivere del quadro di Medea, non c’era tempo da perdere. Nel frattempo, dalla Sardegna del primo Modigliani si staccavano non so quanti altri argomenti che avremmo poi affrontato: un fiume in piena, un entusiasmo trascinante.

Avremmo dovuto quindi lavorare ancora tanto per raccontare tutto il raccontabile che c’era nella vita di Walter e Roberto. Il tempo è tiranno, il tempo non accetta che tu lo snobbi e reagisce nel peggiore dei modi. Chi vorrà salutarlo per l’ultima volta troverà Roberto oggi, lunedì 28 ottobre, alla sala del commiato di via Don Ugo Salti. Domani, 29 ottobre, la salma raggiungerà il tempi crematorio di Grosseto.

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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