Scambio dei grembiuli tra maschi e femmine: «Succede all'asilo» | MaremmaOggi Skip to content

Scambio dei grembiuli tra maschi e femmine: «Succede all’asilo»

Nell’ultimo video, Antonfrancesco Vivarelli Colonna attacca «la follia woke e gender». Le insegnanti della materna: «Così abbattiamo la differenza di genere»
A sinistra, la divisa dei bambini della scuola di Albinia. A destra il sindaco nel video dove parla dello scambio di grembiuli

ORBETELLO. Prima c’è stato il video nel quale criticava la serie “M. Il figlio del secolo”, nella quale Luca Marinelli interpretava Mussolini. Poi c’è stato l’attacco feroce al Comune di Massa Carrara, reo di aver installato una statua dedicata a Che Guevara. «Assassino e terrorista», lo ha apostrofato Antonfrancesco Vivarelli Colonna in un video pubblicato sulla sua pagina di Facebook. 

Il sindaco di Grosseto torna di nuovo in video, sempre da suo ufficio in Municipio per dibattere di temi nazionali e non solo. Questa volta, le sue parole si soffermano sui metodi educativi “gender friendly” che sarebbero stati adottati nella scuola di Albinia. dove maschi e femmine si scambierebbero i grembiuli rosa e blu. Parla di classi il sindaco e il pensiero di chi lo ascolta va alla scuola elementare della frazione. Dove però i bambini hanno i grembiuli tutti dello stesso colore, blu. Non rosa e blu indossati da maschi e femmine a giorni alterni, come spiegato nel video. Passano poche ore, e il primo cittadino di Grosseto svela l’arcano: non è la scuole elementare, ma l’asilo della frazione, il Santa Maria delle Grazie, a promuovere l’educazione di genere tra i bambini. 

L’attacco alla «follia woke»

Più di 350 mi piace, decine di commenti. Ormai il sindaco di Grosseto, che si è fatto conoscere per i suoi post e per le sue uscite sui social come un provetto influencer, ha deciso di  pubblicare una serie di video sui suoi profili che trattano di vari argomenti. Sui quali esprime opinioni che, spesso, accarezzano la pancia ai suoi elettori. 

 

È il caso dell’ultimo contenuto, quello dedicato alla «follia woke». «E poi ci mancava Marlon Bundo, il coniglietto Marlon Bundo – dice all’inizio del video – In un libro per bambini in uso alle scuole di Pavia indica la giusta via per una sessualità inclusiva, immaginate un po’. A questo dovete aggiungere la chicca finale, Marlon e il suo amichetto maschio che vanno a sposarsi».

Non è un caso isolato, rintuzza: «È un vero e proprio sistema – dice – Un vero e proprio tentativo di riscrivere i pensieri e le coscienze. Si chiamano teorie gender e dilagano nelle sinistre menti della sinistra».  

Lo scambio di grembiuli nella scuola di Albinia

Ed è qui che il sindaco, che abita poco lontano da Albinia, tira in ballo le scuole del paese. «Mi dicono che ci sono intere classi in cui maschietti e femminucce si scambiano il grembiule – aggiunge – da azzurro a rosa ogni tre giorni. Questo sarebbe il modo per rendere tutti inclusi, dicono. Una roba allucinante». Parla di classi, il primo cittadino, lasciando intendere che lo scambio avvenga alle elementari. 

Sul video, davanti ad Antonfrancesco Vivarelli Colonna, scorrono due grembiuli, uno rosa e uno azzurro. 

Una distinzione che secondo la cultura “woke” non è giusta. Ed è proprio con la cultura woke, se la prende il sindaco di Grosseto, scivolando però, oltre che sulla questione dello scambio di grembiuli rosa e azzurro, anche su un articolo vecchio di quasi tre anni che indicava i mattoncini Lego come omofobi

Ad Albinia i bambini hanno la stessa divisa

La scuola di Albinia, contattata da MaremmaOggi, ha negato di questo scambio di grembiuli fra i bambini: il personale scolastico da noi interpellato è rimasto sorpreso dalle parole di Vivarelli Colonna.

In realtà, nelle scuole elementari di Albinia non esiste alcuno scambio di grembiuli, ma una divisa unica per tutti composta da una maglietta e una felpa dello stesso colore

Il sindaco: «Succede già all’asilo»

Vivarelli Colonna, nella tarda serata di martedì 11 febbraio spiega il fraintendimento: non è la scuola elementare di Albinia a promuovere lo scambio di grembiuli per spiegare ai bambini l’educazione di genere, ma la scuola dell’infanzia Santa Maria delle Grazie

Una scelta, si legge anche nel post pubblicato dalla scuola, fatto «Alla luce degli ultimi eventi di cronaca che purtroppo si protraggono» e che hanno spinto le insegnanti a far scambiare i grembiuli ai bambini, per promuovere «un senso di rispetto e uguaglianza che possa abbattere le differenze di genere». Finalmente, un progetto che parte fin dall’asilo, e che servirà a far crescere bambini più consapevoli e rispettosi degli altri.  

LEGGI TUTTO:

«Che Guevara assassino e terrorista»: Vivarelli Colonna senza freni

 

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