GROSSETO. È prevista già da ottobre una nuova campagna di vaccinazione anticovid, in concomitanza con l’antinfluenzale, per la stagione 2023/24. Il vaccino non sarà più obbligatorio, ma consigliato ad alcune categorie di persone maggiormente esposte ai rischi in caso di infezione.

Le novità sono contenute nella circolare 25782 del 14 agosto 2023, a firma del nuovo direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia.  

Il siero sarà un’evoluzione della già nota formulazione di vaccini a mRna e proteici, che le Agenzie del farmaco europea (Ema) e italiana (Aifa) dovrebbero approvare entro al fine dell’estate e le prime settimane dell’autunno, in modo che il vaccino sia disponibile già da ottobre.

Ridurre ricoveri e mortalità

L’obiettivo del ministero della Salute, con la nuova campagna nazionale di vaccinazione, è scritto nero su bianco nella circolare: «prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di COVID-19 nelle persone anziane e con elevata fragilità, proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari». Tant’è che il vaccino è consigliato anche ai familiari e ai conviventi di persone con gravi problemi di salute.

Per la cosiddette categorie a rischio viene offerta una dose di richiamo con il siero di nuova formulazione, che ha una durata della copertura di circa 12 mesi.

Inoltre, riporta il documento del ministero della Salute, «si prevede la possibilità di somministrazione della dose di richiamo con i nuovi vaccini a distanza di almeno 3 mesi dall’ultima dose, a prescindere dal numero di richiami già effettuati, o dall’ultima infezione diagnosticata».

Le categorie a cui è consigliato il vaccino

L’elenco delle persone alle quali è consigliato il nuovo vaccino anticovid è contenuto nell’allegato 1 della circolare:

• persone di età pari o superiore a 60 anni
• ospiti delle strutture per lungodegenti
• le donne in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo “postpartum” comprese le donne in allattamento
• gli operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza, gli studenti di medicina o delle professioni sanitarie che effettuano tirocini negli ospedali e nelle strutture sanitarie
• chi, tra 6 mesi e 59 anni, soffre di gravi patologie e di malattie croniche.

Abolito l’obbligo di isolamento per i positivi

Ma dal 7 agosto, c’è anche un’altra novità importante, contenuta nell’articolo 9 del Decreto legge 105/2023: chi è positivo al Covid non deve rimanere in isolamento anche se ai sintomatici è raccomandato di restare a casa, almeno fino al termine dei sintomi. Viceversa, nessuna misura è prevista per i contatti stretti.