GROSSETO. Alla fine hanno gettato la spugna, perché un’associazione non ha senso se non ci sono gli associati. Il 3 di aprile il direttivo del Ccn, il Centro commerciale naturale, farà l’ultima riunione, con la quale sarà ufficializzata la chiusura dell’associazione stessa.

O, meglio, il “congelamento“, saranno fatti tutti gli atti amministrativi e legali per fermare l’attività senza farla morire del tutto: magari, dopo una primavera e un’estate senza eventi, qualcuno dei tanti commercianti del centro storico cambierà idea. È una speranza, tanto per lasciare una fiammella accesa.

Collura: «Siamo delusi e stanchi, ci fermiamo»

«Ci fermiamo – dice il presidente, Enrico Collura -, non possiamo fare altrimenti. Dispiace, dopo 11 anni (il Ccn è nato nel 2012, ndr), ma non possiamo mandare avanti una macchina senza la benzina, senza l’interesse di coloro per i quali ci siamo dati da fare per tutti questi anni. Abbiamo un bilancio in ordine, pagheremo ancora la commercialista per tre anni, ma l’associazione va “in letargo”. Siamo anche un po’ stanchi e delusi, sono sincero».

Qualche tempo fa avevano lanciato un appello: “100 adesioni entro il 15 marzo“. Non tantissime, in fondo, i negozi in centro sono quasi 300. Adesioni necessarie ad avere un po’ di soldi per integrare il contributo che, ogni anno, il Comune dà all’associazione.

Ma l’appello è finito nel vuoto.

«Al momento abbiamo meno di 30 adesioni, un decimo dei commercianti del centro. Non ha senso proseguire così».

La crisi del centro storico è sotto agli occhi di tutti: «Abbiamo letto la vostra analisi, impietosa e reale, della situazione del nostro centro storico. La vediamo anche noi. Temiamo che possa solo peggiorare, sono sincero. Ma siamo noi, per primi, a dover dare un segnale. Quest’anno mancheranno tante iniziative, ma evidentemente alla maggioranza va bene così. Ne prendiamo atto».