GROSSETO. Aveva concluso il suo percorso militare come generale di brigata. Claudio Catarsi, 73 anni, aveva scelto la strada del padre arruolandosi nei carabinieri. Da circa 8 anni, dopo la pensione, aveva fatto della Maremma la sua casa.
Le stellette dell’ufficiale non hanno mai impedito a Claudio di essere una persona circondata da numerosi e cari amici. Che ieri, 15 marzo, purtroppo sono venuti a sapere della sua morte.
Catarsi lascia la compagna Joel e la figlia Isabelle.
Una vita per i carabinieri
Claudio Catarsi fa parte di una famiglia votata al servizio e alla cura di città e cittadini. Lui aveva preso in consegna il testimone dal babbo, mentre Roberto era entrato nei vigili del fuoco, (è stato anche comandante della caserma di Grosseto). Sergio, invece, ha intrapreso la carriera di architetto, mettendo la firma su numerosi progetti.
Per Catarsi l’Arma è stata una vera e propria scelta di vita. «Claudio dopo l’accademia dei carabinieri ha girato un po’ tutta Italia – racconta la cognata Claudia Migliorini – da Roma a Salerno, da Milano alla Sardegna, dalla Valle d’Aosta a Firenze».
Era stato anche all’estero, come con la missione in Bosnia nel 2003. La Maremma però gli era rimasta nel cuore, scelta come terra dove stabilirsi dai suoi genitori, è stato il luogo dove aveva deciso di passare il resto della sua vita.
Impegno militare e gioia di vivere
«Claudio era una persona solare – racconta Claudia – ha sempre avuto molti amici, qua in Maremma poi ha conosciuto davvero tante persone. È sempre stato una persona molto affettuosa e attaccata alla famiglia. Sebbene con i nostri lavori non fosse facile vedersi, quando era possibile cercavamo sempre di ritrovarci almeno la domenica. Ci ha sempre voluto tanto bene, a tutti».
Claudio aveva avuto ultimamente dei problemi di salute «Dopo aver contratto il Covid nel maggio 2022, le sue condizioni purtroppo erano andate peggiorando» dice sua cognata. Ma non si era comunque mai arreso.
Appassionato di motori, una delle sue grandi gioie è sempre stata quella del collezionismo legato alla storia. «Claudio aveva una collezione sterminata di francobolli – racconta sua cognata – ci teneva molto anche a conservare oggetti particolari come alcune armi bianche».
Claudio, uomo di valore umano e professionale è stato un esempio per molti nell’arma e anche fuori. Lo dimostrano tutti i gesti di affetto che portano il suo nome, in queste ore sono davvero molti gli amici che lasciano un messaggio per lui. In questi momenti sono molti gli amici che lo ricordano anche con messaggi sui social media, ripercorrendo la sua carriera.
I funerali ci saranno domani, venerdì 17 marzo, alle 10. Nella cripta della basilica del sacro Cuore.
Il servizio funebre è a cura della onoranze funebri La Pace.
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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