GROSSETO. Si dice che Cala Violina, in Maremma, si chiami così perché quando calpesti la spiaggia di finissimo quarzo, ascolti una melodia, suonata da un violino. E non ci sono stagioni migliori, per ascoltare il dolce suono della sabbia musicale, che l’autunno, l’inverno e la primavera. Le stagioni in cui è deserta. Sono le stagioni migliori per visitarla in sella a una e-bike, dopo aver disceso la scogliera che arriva dalle Bandite di Scarlino.
Ci sono 6 percorsi diversi, di varia difficoltà.
La torre di Collelungo fu costruita dai senesi in epoca rinascimentale. In vetta a un promontorio, si affaccia sull’omonima spiaggia, selvaggia e incontaminata, cuore del Parco della Maremma. Dalla Trappola, accanto all’Ombrone, fino all’Argentario, sono decine le torri costiere della Repubblica di Siena.
Siena conquistò i porti di Talamone nel 1303, Porto Ercole e Porto Santo Stefano nel 1412 e per difendersi dai pirati, si dotò di un sistema di torri costruendo nuove strutture militari e potenziando le più antiche torri costruite dalla famiglia Aldobrandeschi (a capo della Contea di Sovana e della Contea di Santa Fiora).
Fino alle torri si arriva in e-bike, sono decine gli itinerari, dal mare fino ai promontori, facili e meno facili. Percorsi affascinanti, con panorami indimenticabili. Emozioni da vivere.
Questa è la Maremma. E sono solo due esempi, perché ogni angolo di questa terra meravigliosa offre percorsi adatti agli amanti della bicicletta. Da percorrere con la famiglia o da scalare e poi discendere a mozzafiato per bikers esperti.
I maremmani amano dire: «Quando muoio vado all’inferno, perché sono stato tutta la vita in paradiso».
Il gran tour dell’Argentario in e-bike, la vista a 360°
Sono decine e decine gli itinerari per chi ama pedalare, con la forza dei muscoli o la pedalata assistita, in Maremma. Ma se volete un tour a 360°, per ammirare questa terra meravigliosa da ogni lato, il gran tour dell’Argentario in e-bike è il percorso perfetto.
«Già quando parti dalla diga della Giannella – dice Luca Zicaro, appassionato “pedalatore” muscolare e guida sugli itinerari della Maremma – capisci che stai per vivere un’avventura emozionante. La vista sulla laguna da una parte e sul mare aperto, fino a Talamone, dall’altra, ti fa capire cosa ti aspetta».
Il primo passaggio è attraverso le antiche miniere, scenari di archeologia industriale, poi su, verso le antenne, che sono sulla sommità di Monte Argentario: «Ci sono alcune alternative, ben segnalate, per le varie difficoltà. Certo si va in salita, non sono itinerari per una pedalata tipo scampagnata. Non è per biciclette normali, servono mtb, gravel o, per fare meno fatica, una e-bike».
In vetta si apre il paradiso, a 360°.
«In cima ammiri la Maremma, tutta la Maremma. Verso il mare lo sguardo spazia da Giannutri, al Giglio, a Montecristo, fino all’Elba e la Corsica. Meglio in inverno o in primavera, quando l’aria è più pulita. Dall’altra parte ecco il Monte Amiata, Magliano e le sue mura, la costa e Talamone, sotto di te la laguna di Orbetello e le strisce di terra della Feniglia e della Giannella, che collegano il promontorio alla terraferma. Non c’è posto più bello in Maremma».
E la discesa è altrettanto emozionante.
«Puoi tornare verso Orbetello e la laguna, ma il percorso che scende verso Porto Ercole e i forti spagnoli (forte Filippo e forte Stella), un po’ più impegnativo, regala panorami emozionanti. Lo stesso quello sul lato opposto, verso Porto Santo Stefano».
I percorsi sono di varia lunghezza e difficoltà, sono tutti segnalati grazie al gran lavoro fatto dalla Proloco di Porto Santo Stefano, con la cartellonistica. Il tour circolare, che tocca tutte le zone, è di circa 40 km.
All’Argentario ci sono numerose associazioni che organizzano tour guidati.
Punta Ala, Tirli e Talamone in e-bike
Altri percorsi da provare, in mezzo ai tantissimi che offre la Maremma.
«Talamone è un percorso molto breve, meno di 4 km, abbastanza facili, dal paese alla spiaggia delle Cannelle. Viste meravigliose, abbordabile, un buon inizio per chi arriva in Maremma e non vuole subito lanciarsi in pedalate estreme».
Più complessi gli itinerari attorno a Tirli. Il suggestivo paese è su un colle con vista sul mare, nel Comune di Castiglione della Pescaia, proprio sopra a Punta Ala: «Anche qui ci sono vari itinerari, ben segnalati, con difficoltà diverse. Io amo quello nella valle della Zingara, perché scendi ammirando il mare. Siamo a livelli medio alti, senza allenamento lo sconsiglio».
A Punta Ala, invece, ci sono itinerari diversi: «Tutto sul mare, in pineta, sulla scogliera. Sono percorsi affascinanti. Li consiglio anche in estate, quando ci si può fermare, fare un tuffo e ripartire».
Il Monte Amiata
Qui si apre un capitolo diverso.
Perché l’Amiata in e-bike è una meraviglia da esplorare per lo più in estate, quando l’altitudine consente di fare sport anche quando il caldo opprime.
Da Castel del Piano a Castell’Azzara, fino al versante senese, che scende fino alla Val d’Orcia, sono decine e decine i percorsi da esplorare, in mezzo a castagneti e faggeti, alla ricerca delle sorgenti, fra borghi antichi e panorami mozzafiato. Anche qui la scelta è vastissima, per pedalatori esperti, ma anche per chi vuole fare una semplice scampagnata.
E poi, in vetta, c’è il parco attrezzato, per chi ama le discipline gravity. Si sale con gli impianti che vengono usati per lo sci in inverno, si scende sui percorsi attrezzati a mozzafiato. Un’esperienza da provare.
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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