FOLLONICA. La sanità al centro dell’incontro avvenuto questa mattina, venerdì 13, in sala del consiglio alla presenza dei vertici locali e regionali, di parte degli amministratori e di molti cittadini.
Questo secondo incontro, fortemente voluto dalla presidente della seconda commissione consiliare Monica Paggetti e del primo cittadino Andrea Benini, ha avuto l’effetto di riunire intorno ad un tavolo tutti coloro che in maniera diversa gestiscono una delle massime priorità del sentire comune.
Erano presenti infatti il direttore generale della Asl9 Antonio D’Urso, il direttore sanitario Simona Dei, il direttore del Coeso Tania Barbi, il direttore sanitario degli ospedali di zona Michele Dentamaro, il direttore amministrativo dell’Asl sud-est Antonella Valeri, il direttore della rete ospedaliera Massimo Forti, il direttore infermieristico del distretto area grossetana Cinzia Garofalo, la consigliera regionale PD Donatella Spadi, l’assessore alla sanità Simone Bezzini e il consigliere di minoranza Andrea Ulmi.
La fotografia dello stato delle cose in tema di sanità è impietosa, nessuno si è sognato di negare quanto sta accadendo in tutto il Paese.
Follonica, tre problemi fondamentali da risolvere
Per Follonica il sindaco Benini ha focalizzato le problematiche su tre punti fondamentali: il primo soccorso di viale Europa, ivi incluso il servizio di radiologia attualmente spostato tutto su Massa Marittima, il servizio di psichiatria e neo-psichiatria oramai chiusi da tempo e l’eccesso di pazienti per i medici di famiglia.
Su questi punti è stato garantito il massimo impegno da tutti i presenti, fermo restando i dati di fatto che tutti conoscono, come l’assenza di medici prodotta dal numero chiuso degli accessi alla facoltà di medicina.
Per tutti i servizi di radiologia sono state attivate le convenzioni con uno studio professionale di zona che garantirà il servizio in tempi più brevi alleggerendo contemporaneamente il carico che ora ha l’ospedale di Massa Marittima.
Il punto di primo soccorso tornerà a svolgere un ruolo importante di prima assistenza, accoglienza e disbrigo dei piccoli interventi dotandosi di una turnazione in più di medici presenti, almeno nel periodo estivo.
Purtroppo gli psichiatri non si trovano; coloro che escono dalle specializzazioni puntano a frequentare strutture importanti dove viene garantita la possibilità di carriera e alta esperienza.
Rimane comunque fondamentale la collaborazione tra i settori sanitari, tra i medici come tra gli infermieri. A sottolinearlo e il direttore infermieristico Cinzia Garofalo che con un passato professionale vissuto in Lombardia al tempo del Covid, invita a mettere a sistema le grandi professionalità che ha trovato in Toscana.
(Chiara Pierini)
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