GROSSETO. Lo chiamano il quadrilatero dello spaccio. In realtà la zona delle vie dello spaccio di lati ne ha qualcuno in più e l’area tende ad allargarsi con il tempo.
Siamo attorno a via Roma, dalla quale molte attività stanno scappando (negozi, locali, studi professionali stanno cercando location diverse), sia sulla parte che va verso la stazione, sia su quella che va verso via della Pace.
Un’area nella quale, nonostante qualche sporadico blitz delle forze dell’ordine, fondamentalmente la battaglia con lo spaccio è stata persa. Se Grosseto è la seconda città in Italia per incidenza dei reati legati agli stupefacenti, come ha certificato l’indagine annuale del Sole 24 Ore, un motivo ci sarà. Ed è legato (anche) a questa zona sostanzialmente franca, una sorta di mercatino di cocaina, erba, eroina e pasticche varie.
Le vie dello spaccio adesso sono al buio
Adesso ci si mette anche il buio ad aiutare chi “opera” nelle vie dello spaccio.
Da giorni via Damiano Chiesa e le altre vie che sono fra via Roma e via della Pace sono al buio.
In tanti hanno chiamato la nostra redazione, qualcuno ci ha anche mandato delle foto e dei video. Il buio profondo regna sovrano e questo, oltre a togliere quel poco di sensazione di sicurezza ancora rimasta, facilità l’attività di chi vende stupefacenti.
Fra l’altro in queste ultime settimane ci sono stati anche problemi attorno al Sert, in via Don Minzoni, con operatori aggrediti per pochi spiccioli.
«Non sappiano – dicono alcuni residenti – se si tratti di una scelta di risparmio energetico o di un guasto, certo è che queste vie già sono pericolose di suo e tenerle al buio è un problema grosso. Alla fine saremo costretti a trasferirci».
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