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Sociale, arrivano i soldi per nove progetti

Nove progetti finanziati con 100mila euro, presentati da altrettante associazioni. Ecco quali sono quelli finanziati
L'assessora Sara Minozzi, a destra Gloria Mazzi di Agimus, a destra Giovanni Menichetti, che si occupa di terzo settore per il Comune
L’assessora Sara Minozzi, a destra Gloria Mazzi di Agimus, a destra Giovanni Menichetti, che si occupa di terzo settore per il Comune

GROSSETO. Nove associazioni saranno finanziate dal Comune per nove progetti in ambito sociale.

Il Comune di Grosseto ha pubblicato un avviso pubblico con cui ha messo a disposizione 100 mila euro a sostegno di attività, progetti e/o iniziative, rivolte al settore sociale, socio assistenziale e socio sanitario.

Potevano usufruire dei contributi le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, iscritte nel Runts (Registro unico nazionale del terzo settore), con sede operativa nel Comune di Grosseto o che svolgano, in riferimento al progetto presentato, attività nel Comune di Grosseto; che operino da almeno due anni nel settore sociale, socio assistenziale e socio sanitario; il cui statuto preveda fra le attività esercitabili l’organizzazione e la gestione di attività ed iniziative in campo socio assistenziale, di promozione ed educazione sociale.

Nove progetti, ecco le nove associazioni selezionate

Sono state selezionate nove associazioni che hanno presentato i progetti migliori:

  • Le querce di Mamre con il progetto “Emporio solidale: faccio la spesa e sto a casa mia”,
  • Engea Garibaldini volontari a cavallo con “Insieme si può”,
  • l’Associazione persone down con “impariamo a cucinare”,
  • Arciconfraternita Misericordia che ha presentato il progetto “Miglioramento sistema trasporto: sedie port motorizzate”,
  • In Room/Agimus con “Attraverso i suoni coesione sociale educazione e musica”,
  • Lilt per il progetto “Prevenzione oncologica migranti”,
  • l’Officina delle idee con “Sos Nonni, non lasciamoli soli”,
  • Movimento per la vita con “Insieme prendersi cura è possibile
  • Atracto con il progetto “Il filo che unisce, centro diurno”.

«La nostra amministrazione ha deciso di dare un sostegno concreto ai progetti più meritevoli che le associazioni ci hanno presentato – commentano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore al sociale Sara Minozzi –. L’obiettivo è quello di promuovere progetti che possano essere utili alla collettività, in particolare alle persone fragili o bisognose di assistenza ed è per questo motivo abbiamo selezionato iniziative che incidano su diverse fasce sociali, cercando di distribuire al meglio questi contributi. Vogliamo ringraziare tutte le organizzazioni che hanno partecipato al bando e tutte quelle che ogni giorno si impegnano per fare del bene ed aiutare il prossimo».

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