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La macelleria Laganga ambasciatrice del gusto

Il riconoscimento conferito dall’associazione Doc Italy, che da anni lavora per difendere e promuovere le eccellenze italiane
Andrea Laganga nel post ufficiale di investitura di Doc Italy
Andrea Laganga nel post ufficiale di investitura di Doc Italy

GROSSETO. Dopo i mondiali di qualche mese fa, le soddisfazioni per Andrea Laganga non sono ancora finite.

Qualche giorno fa, il macellaio grossetano è stato nominato “Maestro della carne” per la provincia di Grosseto. Inoltre la sua macelleria  è la nuova “ambasciatrice del gusto Doc Italy Artigiana della carne” per il capoluogo maremmano.

 

È un riconoscimento molto importante conferito dall’associazione Doc Italy, che da anni lavora per difendere e promuovere le eccellenze italiane. La cerimonia ufficiale si terrà in Campidoglio il prossimo 6 febbraio.

Un bel traguardo, una gran soddisfazione

«Inizio – dice Andrea Laganga – ringraziando di cuore la presidentessa dell’associazione Tiziana Sirna  e  il maestro delle panificazioni  Francesco Arena, che ci ha candidati per questo ruolo. Siamo orgogliosi e onorati di questa investitura».

Gli ambasciatori sono scelti per l’amore e il rispetto della propria terra. «Il nostro impegno – continua – e la nostra dedizione è stata ripagata alla grande. Ogni ambasciatore ha il proprio settore di competenza, noi ovviamente siamo stati premiati per il nostro lavoro».

Ogni ambasciatore è un esempio e un modello da seguire, caratterizzato da una straordinaria carriera, un altissimo spessore e una grande umiltà. L’obiettivo è rendere il futuro del Paese roseo e ricco di eccellenze.

La loro etica, la loro morale, l’attaccamento ai propri territori e le loro tradizioni promuovono il Made in Italy, le sue eccellenze e la propria identità nazionale.

«Il ruolo di “Ambasciatore Doc Italy” – continua – nasce per dare valore e merito a quelle figure  che con il loro operato contribuiscono alla crescita dell’immagine e della notorietà  dell’Italia  mettendo in pratica azioni volte alla valorizzazione del patrimonio Italiano, le arti e i mestieri».

«Valorizzare – continua – il nostro stivale significa anche connettere tecnologia e storia locale, cultura produttiva e ambiente, infrastrutture e gusto del luogo. Significa  rendere la nostra nazione più conosciuta, più solida e compiuta. Noi ambasciatori cercheremo di fare il nostro dovere al meglio».

«Sono contento – conclude – di rappresentare la mia Maremma. Questo è frutto di un lungo percorso iniziato anni fa. Per me la territorialità è un concetto fondamentale. La nostra terra, i suoi prodotti e la sua qualità sono oggetto di invidia. Siamo molto fortunati a poterne godere. Il mio obiettivo è portare avanti la qualità che da sempre ci contraddistingue. Come ambasciatore cercherò di portare la nostra zona ai livelli che merita. Se remiamo tutti nella stessa direzione, la Maremma non sarà più una ruota di scorta, ma un fattore determinante per il nostro Paese».


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