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La domenica dei musei e dell’artigianato ad Arcidosso
4 Dicembre 2022
ARCIDOSSO. Se i musei sono preziosi presìdi del territorio, qui è l’intero centro storico a rappresentare un fulcro culturale di straordinario spessore. Il borgo medioevale sormontato dal suo iconico castello offre infatti ben sette musei e botteghe artigiane che testimoniano la grande capacità degli amiatini di apprezzare la tradizione esprimendo il gusto contemporaneo.
“La domenica dei Musei e dell’Artigianato” è un progetto promosso dalla ProLoco e dall’Unione dei Comuni Amiatini in collaborazione con il Comune di Arcidosso. Vuole valorizzare il patrimonio documentale e artistico dell’antico borgo.
Il programma si rinnova il 4 dicembre e inizia alle 10.30 una visita guidata gratuita al centro storico con la presentazione dei musei e delle botteghe artigiane.
Si può pranzare nei ristoranti che si trovano all’interno dell’antica cinta muraria che hanno approntato menù che esaltano le tipicità. Poi sarà possibile dedicare il pomeriggio a esplorare le esposizioni e i laboratori. Dove assaggiare le produzioni tipiche locali o vedere all’opera chi distilla, chi produce e decora ceramica, chi ricama.
Questi i musei che verranno presentati
Saranno visitabili, al Castello Aldobrandesco:
- il Museo del Medioevo.
- delle Armi.
- di Davide Lazzerett.
- di Arte e Cultura Oriental.
Rimane aperto anche il Museo etnografico “La casa dei Secchi e dei Triachi”: una straordinaria raccolta di attrezzi, oggetti ed immagini che raccontano la vita quotidiana sull’Amiata dalla metà dell’800 alla metà del ‘900, creata ed allestita da Carlo Morganti e Susanna Nanni.
Visitabile anche la Galleria Museo Artereastra. Il museo accoglie l’intera opera psicodidattica di Maurizio Pizzetti. È un contenitore artistico che nasce nel 1982 con 5 percorsi, per poi divenire “il viaggio” con 12 fermate.
Aperto anche il Museo della Filarmonica. Nel 1824 nacque ad Arcidosso la Società Filarmonica con lo scopo di “rallegrar di armonia il paese”. Dopo quasi 150 anni la Banda interruppe l’attività dal 1971 al 1984, quando si ricostituì affiancando strumenti folkloristici a quelli tradizionali e cambiando il proprio nome in “Banda Folkloristica per Rallegrar le Genti”. Per un periodo ebbe anche un corpo di majorettes. Dal 2006 si è trasformata in “Arcidosso Street Band ” ed è costituita quasi interamente da giovani. La Filarmonica di Arcidosso è probabilmente la terza più antica della provincia ed il suo museo espone strumenti musicali antichi, documenti, foto e cimeli.
Le botteghe d’arte e di artigianato aperte sono
- Ufficio Sogni Smarriti: in un onirico labirinto di stanze di una cantina medievale Cinzia crea ceramiche, sculture ed illustrazioni. Nell’Ufficio dei Sogni Smarriti è possibile trovare gli oggetti dei propri sogni.
- Le Miniature di Iaia: un mondo di fiaba: lì si è proiettati entrando nel piccolo, grazioso e fantasioso mondo creato da Tiziana, capacissima artista che realizza ambienti con arredi e tappezzerie in miniatura, micro-alberi di Natale e deliziosi decori. Piccole scatole delle meraviglie, che portano gioia.
- L’Arte del Ricamo e dell’Uncinetto: sapienti mani femminili creano con aghi ed uncinetti veri capolavori artistici nel solco della tradizione; un affiatato gruppo di donne di Montegiovi realizzano manufatti di grande pregio e testimoniano la loro capacità artigianale attraverso mezzi digitali.
- Antichi Rimedi: Salvatore gestisce un’azienda agricola dove raccoglie e lavora piante officinali, oltre ad occuparsi di laboratori didattici e preparazioni galeniche. La sua sala espositiva in una cantina medievale è un luogo d’incanto, dove tra distillatori ed alambicchi si possono acquistare olii essenziali, creme e saponi.
- Cornici o Cornici: Stefano è corniciaio ed artista; nella sua bottega che guarda la Porta Castello espone dipinti ispirati al territorio e cornici realizzate con le proprie mani e con tanto senso estetico.
- Comunità del Cibo: È una comunità di persone che attraverso il loro lavoro coltivano, trasformano, producono e promuovono cibo biodiverso, sostenibile e buono. La Comunità del Cibo nasce con la missione di preservare e valorizzare il ricco patrimonio di agro-biodiversità dell’Amiata e mette al centro il ruolo dei coltivatori, veri custodi del territorio. Farine, castagne, olio, vino, formaggi, miele e biscotti sono un patrimonio identitario materiale ed immateriale del Monte Amiata, sono prodotti artigianali d’eccellenza.
L’evento si svolgerà anche in caso di pioggia
Si potrà pranzare nei ristoranti del centro storico Bastarda Rossa, L’ora del Ghiotto e l’Osteria del Castello, al Muma’s sul Corso Toscana oppure a La Brusta in piazza Indipendenza.
La partecipazione alla Giornata dei Musei e dell’Artigianato è gratuita. Ma è necessario prenotare al numero 3667472612 (anche whatsapp), oppure via mail a locoarcidosso@yahoo.it.