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“Vini di Maremma”, la nuova sfida dei 230 soci

La cantina cooperativa compie 68 anni e continua a stupire con vini di qualità e scelte innovative all’insegna della sostenibilità e dell’etica
Le etichette della cantina Vini di Maremma
Alcune etichette della cantina “I Vini di Maremma”

GROSSETO. La sua storia nasce con l’Ente Maremma, la riforma fondiaria che negli anni ’50 sancì la radicale trasformazione territoriale ed economica della provincia di Grosseto. La cantina cooperativa “I vini di Maremma” venne fondata nel 1954 proprio dall’ente di sviluppo che si era occupato dell’appoderamento. 

L’obiettivo era sostenere il cambio di ruolo degli assegnatari dei poderi che da mezzadri, braccianti e contadini al servizio dei proprietari terrieri, si trovarono ad essere imprenditori agricoli. La cooperativa, come molte di quelle che l’Ente Maremma costituì  in quegli anni, doveva svolgere una funzione di confronto culturale e formazione professionale, rendendo possibile la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti ottenuti dalle coltivazioni e dagli allevamenti.

Tante “anime” di viticoltori e un unico obiettivo 

«La cantina fin da allora divenne punto di riferimento di molte “anime” di viticoltori provenienti da diverse zone dell’Italia, arrivati prima con le bonifiche, poi con l’appoderamento», racconta Massimo Tuccio, da 5 anni presidente della cooperativa.

«All’inizio i vigneti erano essenzialmente per la produzione di vino da autoconsumo, ma quando cominciarono a crescere in numero e in estensione, c’era bisogno di un’organizzazione che permettesse ai viticoltori di presentarsi sul mercato e vendere i loro prodotti».

Massimo Tuccio
Massimo Tuccio

Piano piano anche la cooperativa si è evoluta e ingrandita passando attraverso il primo restyling della cantina nel 1966, dopo l’alluvione, alla nascita della prima etichetta – il Macchiaiolo  – nel 1990 che ha fatto conoscere la cantina oltre il mercato locale. Fino all’apertura del punto vendita adiacente alla cantina, in località Il Cristo, a Marina di Grosseto, nel 1996, cui è seguito un secondo shop a Grosseto nel 2002.

Poi la scelta di una linea biologica nel 2015 e la massiccia campagna di rebranding nel 2018 per il rilancio del marchio sul mercato.

230 soci in tutta la provincia di Grosseto, nell’alto Lazio e nel livornese

Quando si parla di Maremma si intende quella grossetana, ma la pianura resa celebre dai quadri di Fattori era anche quella a sud di Cecina. E ancora più a sud, quella laziale. Quindi se si parla di “Vini di Maremma” non è fuori luogo avere soci fuori dal perimetro strettamente grossetano.

«Oggi i soci sono 230, che spaziano in tutta la provincia di Grosseto, fino alla zona di Tarquinia e alla provincia di Livorno», spiega Tuccio.

«Negli anni la produzione si è evoluta, diminuendo in quantità e crescendo in qualità, accompagnata da un forte cambiamenti nella cultura cultura vitivinicola ed enologica. In questo, da alcuni anni, hanno sicuramente influito i grandi nomi dei vini che hanno acquistato proprietà in Maremma, la nascita delle Doc, ultima la Doc Maremma, nell’ambito della quale produciamo i nostri vini. Anzi devo dire che questa denominazione è stata fortemente voluta dalla cantina, poiché identifica tutto il territorio provinciale. In questo modo, abbiamo cercato di superare le divisioni, fare massa critica e andare più forti sui mercati».

Le zone di raccolta delle uve
Le zone di raccolta delle uve

Non solo Sangiovese, ma anche Vermentino, Ansonica e vitigni internazionali 

«La Doc Maremma sta puntando molto sul Vermentino, un vino che anche nella nostra produzione sta andando molto bene sui mercati – riprende Tuccio – insieme anche ad altre varietà, in totale una decina di vitigni. Penso all’Ansonica che arriva da molti nostri soci del sud della Maremma, ai rossi taglio bordolese, ai rosati. Lavoriamo circa 40.000 quintali di uva  per un produzione di 700.000 bottiglie e vino sfuso, per un fatturato di circa 5 milioni di euro all’anno».

La cooperativa dà lavoro a 20 dipendenti tra fissi e stagionali.

Con le nuove esigenze del mercato, la cantina Vini di Maremma si è orientata sempre si più sulla qualità investendo sulla “base”, Negli ultimi 6 anni due agronomi seguono le vigne dei soci (tutte catalogate), viene fatta la selezione delle uve in base alle zone di provenienza e al vitigno, selezionato e lavorato in maniera separata.

Una nuova cantina moderna e sostenibile

Naturalmente il percorso di qualità sul prodotto si è accompagnata a importanti investimenti nella cantina, con un occhio alla sostenibilità e al risparmio delle risorse. «Siamo stati una delle prime aziende ad ottenere la certificazione Equalitas, che si basa sul lavoro e la produzione etica – spiega Massimo Tuccio – sulla riduzione dei consumi e sulla qualità del lavoro».

«Abbiamo fatto un investimento sul fotovoltaico che copre poco meno della metà di fabbisogno energetico e stiamo proseguendo con gli investimenti. Dopo tre generazioni, le sfide si sono ampliate e riguardano il mercato internazionale, la sostenibilità ambientale e la tutela del consumatore, la ricerca della qualità; ma gli obiettivi sono sempre gli stessi: offrire strumenti di crescita economica, tecnica e culturale ai propri soci».

«La sostenibilità è un processo continuo che richiama la necessità di coniugare le tre dimensioni fondamentali e inscindibili dello sviluppo: ambientale, economico e sociale. Questi sono i pilastri fondamentali su cui basiamo la nostra filosofia di produzione», aggiunge Tuccio.

«Durante tutta la filiera produttiva dei nostri vini facciamo uso di tecnologia sempre all’avanguardia in modo che la qualità del prodotto risulti la migliore possibile e teniamo monitorato tutto il processo di vinificazione: dal conferimento delle uve da parte dei soci fino alla consegna sulle vostre tavole. Per preservare l’ambiente programmiamo un riuso di materiali come, ad esempio, la restituzione dei raspi ai soci per uso agronomico e la consegna delle vinacce in distilleria. Monitoriamo continuamente i consumi elettrici e idrici», spiega il presidente.

Dalla linea Tramonto ad Albarese, i Vini di Maremma non finiscono di stupire

Due sono le linee di vino imbottigliato: una base – il Tramonto – di pronta beva e destinato agli scaffali della grande distribuzione, e Albarese, riservata a ristoranti, enoteche, wine bar, cui si aggiungono, negli ultimi due anni, gli spumanti.

  • La linea Tramonto comprende vini che vanno dalla tipologia rosso e bianco fino al monovarietale tipico della Maremma, il Vermentino. Comprende 5 etichette Igt Toscana: Sangiovese, Rosso, Rosato, Bianco e Vermentino
  • La linea Albarese propone prodotti di maggior spessore e carattere, proposti in 3 etichette Doc: Ciliegiolo, Vermentino e Rosato.

Infine, la cantina Vini di Maremma produce 5 tipologie commercializzate in “bag-in-box”: Cabernet, Chardonnay, Rosso e Bianco. 

Il punto vendita 

Il punto vendita, aperto nel 1996, è una cartolina enogastronomica della Maremma, che raccoglie e valorizza i prodotti agroalimentari del territorio. Sia in quello principale in località Il Cristo, che quello in via Repubblica Dominicana a Grosseto, sono in luogo in cui assaporare e degustare ogni aspetto produttivo e culturale del territorio.

Il punto vendita della cantina I viini di maremma"
Il punto vendita de I Vini di Maremma

«Insieme ai nostri vini, abbiamo anche un fornitissimo bancone di alimentari e altri prodotti locali: dall’olio dell’Olma, ai formaggi dei Caseificio Manciano e del caseificio Il Fiorino, ai prodotti del consorzio Latte Maremma. Vendiamo il vino in bottiglia, in bag-in-box e sfuso. Facciamo degustazioni che parlano del nostro territorio, dell’interazione millenaria tra l’uomo e la terra. Basta solo scegliere che angolo di Maremma assaporare ogni volta», conclude Massimo Tuccio.

CONTATTI

SITO WEB

Cantina I Vini di Maremma Soc. Agr.
58100 Località Il Cristo Marina di Grosseto 
telefono 056434426, email info@ivinidimaremma.it

Punti vendita

  • Località Il Cristo, Marina di Grosseto – aperto dal Lunedi alla domenica (festivi compresi)  con orario 8:30 – 12:30, 16 – 19:30
  • via Repubblica Dominicana 123/124, Grosseto GR – aperto il lunedì, martedì, giovedì e venerdì (con orario  8:30 – 12:30, 16 – 19:30), 
    mercoledì e sabato (con orario 8:30 – 12:30)

 


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Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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