GROSSETO. È morta dieci giorni prima di nascere. È morta mentre ancora si trovava nel luogo più sicuro nel quale potesse stare, l’utero della sua mamma. In termini medici, la perdita di un bambino dalla ventisettesima settimana viene chiamato lutto perinatale. In termini comuni, quella vissuta dalla famiglia della piccola, è una tragedia della quale è difficile definire i contorni. Per la quale è difficile trovare le parole per descriverla.
È successo all’ospedale Misericordia di Grosseto, nel reparto di Ostetricia e ginecologia diretto dal dottor Filippo Francalanci dove la donna è arrivata lunedì 14 novembre per essere sottoposta a una visita medica. L’ultima, prima di poter abbracciare la sua bambina, che sarebbe arrivata per fare compagnia agli altri due figli e per portare tutto l’amore del mondo ai genitori, alla zia e ai suoi familiari.
Disposta l’autopsia
La donna, una trentaseienne grossetana alla terza gravidanza, è arrivata all’ospedale lunedì 14 per l’ultima visita alla quale si sarebbe dovuta sottoporre prima del parto. La mattina, dopo colazione, la bambina stava bene: scalciava, si muoveva. In casa della donna l’aria era di festa, quella dell’attesa per la nascita di un’altra bambina. È arrivata nel reparto e, poco dopo, il personale si è accorto che non c’era più il battito.
La donna è stata fatta aspettare per un tempo che a lei e ai suoi familiari è sembrato infinito. Così tanto da chiedere l’intervento dei carabinieri di Grosseto, che si sono presentati in reparto e che hanno avvertito la Procura. Il sostituto procuratore Federico Falco ha aperto un fascicolo e ha disposto che, una volta espulso il feto, la salma della bambina venisse messa a disposizione della magistratura per l’autopsia.
Parto che è avvenuto, su induzione, soltanto mercoledì 16 novembre. I militari, intanto, hanno sequestrato le cartelle cliniche.
Ricoverata in rianimazione
Durante la nascita della bambina, però, il quadro clinico della mamma si è complicato: la donna, dopo l’espulsione del feto, ha avuto un’emorragia e durante la notte ha perso molto sangue, tanto che dal reparto di Ostetricia e ginecologia è stata trasferita prima in Radiologia interventistica per un’embolizzazione e poi in Rianimazione.
Le sue condizioni sono stabili, ma i medici si sono presi 48 ore di tempo prima di sciogliere la prognosi.
L’Asl, sentita dalla redazione di MaremmaOggi, ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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