MANCIANO. Succede sempre così: quando i servizi si allontanano dal territorio accorpando più aree, i servizi stessi peggiorano. E il rapporto con gli utenti diventa sempre più difficili, con la tendenza a trasformare le persone in semplici numeri. Succede nella sanità con le Asl su più province, succede nei rifiuti con il gestore unico per oltre 100 Comuni, succede anche nel trasporto pubblico. Che ora è addirittura su scala regionale.
Spesso, in questa morsa che i politici vendono come razionalizzazione, ma che spesso significa tagli a spese dei cittadini, a rimetterci sono coloro che abitano nelle zone periferiche, quelle già svantaggiate dalla distanza dai centri più grandi.
I sindaci di Manciano, Sorano e Pitigliano, in queste battaglie, sono ormai allenati bene. E se ne fregano delle collocazioni politiche, perché i problemi dei loro cittadini sono trasversali. I loro paesi meravigliosi, nella zona del Tufo, sono spesso quelli che pagano il prezzo più alto. Così sono dovuti scendere in piazza per difendere l’ospedale di Pitigliano e, alla fine, hanno ottenuto di riaprire il reparto di medicina. (QUI l’articolo sulla riapertura di medicina)
Ora sono di nuovo alleati nel difendere una linea di autobus, la PT5, quella che da Albinia fa, o meglio faceva, tutto il percorso fino a Sorano. Faceva perché quel bus è stato soppresso, costava troppo per le persone che portava. E cosa importa se ora quelle persone sono rimaste a piedi? Eppure un servizio pubblico, pagato con il biglietto ma anche dalla collettività, dovrebbe servire proprio a questo: esserci anche quando non rende.
Per questo Mirco Morini, sindaco di Manciano, Giovanni Gentili, sindaco di Pitigliano e Pierandrea Vanni, sindaco di Sorano, hanno scritto una lettera al presidente della Provincia, Francesco Limatola chiedendo di ripristinare immediatamente i collegamenti autobus della linea PT5.
Taglio della linea PT5: solo un calcolo sui numeri, va ripristinata
«La Provincia di Grosseto – scrivono – ha deciso di togliere unilateralmente la linea di autobus PT5 che era un’opportunità di mobilità pubblica nella cosiddetta area del Tufo già fortemente penalizzata da una rete stradale fragile».
«I sindaci del territorio, Manciano, Pitigliano e Sorano si oppongono con fermezza a questa scelta giustificata unicamente da un principio di razionalizzazione tecnico amministrativa del servizio senza ragionare sulla tenuta sociale ed economica delle zone interne della provincia di Grosseto dove anche un autobus in più costituisce un valore. Il PT5 è stato tagliato per un mero calcolo tra spese e ricavi affidando la decisione ai pareri di ragionieri e geometri».
«I sindaci dell’area del Tufo, Manciano, Pitigliano e Sorano, invitano il presidente della Provincia di Grosseto Francesco Limatola e il consiglio tutto ad avviare rapidamente una riflessione che offra un serio supporto politico alla gestione del Tpl (trasporto pubblico locale). I collegamenti con autobus di linea di quello che correttamente è definito trasporto pubblico fanno parte di un sistema strutturale di opportunità per i cittadini residenti stabilmente e provvisoriamente».
«Il Tpl offre il diritto di muoversi anche a coloro che non possono farlo privatamente. Gli autobus esistono e la loro esistenza è essenziale perché un territorio è comunità solo se certi servizi primari vengono presidiati. È così per la viabilità e il sistema sanitario».
Non è un servizio superfluo
«Non si tratta di pretendere l’esistenza di servizi superflui – affermano i sindaci – ma di riconoscere anche attraverso un sistema di servizi essenziali l’esistenza e il valore di comunità che già hanno subito ripetuti tagli. Per questo neppure entriamo nel merito delle considerazioni ragionieristiche affidate ai funzionari tecnici, alla sigla PT5 bisogna restituire i volti dei nostri concittadini e quelli delle istituzioni che rappresentiamo».
«La linea PT5 dovrà essere ripristinata immediatamente garantendo anche in questo modo la coerenza alle politiche dello Stato e della Regione Toscana che tanto investono per la tenuta delle nostre aree. I sindaci hanno il dovere di far valere, di difendere e tutelare i diritti dei nostri cittadini, e lo faremo utilizzando tutti i mezzi democratici a noi consentiti».
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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