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Torna a scuola a 55 anni e a 63 conquista Milano

Dal diploma alle mostre di beneficenza. Chi è l’artista grossetana che ha vinto un concorso artistico internazionale
Marcella Bianciardi
Marcella Bianciardi a Milano durante la premiazione

GROSSETO. Questa è la curiosa storia di Marcella Bianciardi, un’artista grossetana emergente, che qualche anno fa, all’età di 55 anni, per approfondire la sua passione, ha deciso di iscriversi al Liceo Artistico “Luciano Bianciardi” di Grosseto.

Dopo 5 anni di studio, Marcella ha conseguito la maturità, diplomandosi in ciò che più le piace.

La donna, in questi anni, si è sempre dedicata a fare arte e, tramite questa, ha spesso aiutato il prossimo, organizzando mostre ed eventi.

Dopo tutte queste belle iniziative, all’età di 63 anni, Marcella è stata ripagata nel migliore dei modi: un mese fa, inaspettatamente, è stata contattata dalla Galleria Milanese per partecipare ad un concorso internazionale nella città della moda. L’epilogo è stato trionfale con la vittoria di Marcella al concorso.

Marcella Bianciardi a Milano
Marcella Bianciardi a Milano

Un’artista dal cuore d’oro

 «Io sono sempre stata una persona umile e buona- spiega Marcella Bianciardi – che ha sempre cercato di fare del bene per il prossimo. Soprattutto dopo due anni di Covid, sentivo proprio il bisogno di fare qualcosa di positivo. Ho cominciato, allora, a fare delle mostre di beneficenza».

 Un’estate passata all’insegna dell’arte: «Nei mesi estivi – continua – mi sono dedicata a tre mostre di beneficenza. La prima l’ho fatta a Castiglione della Pescaia, al palazzo dell’ex Comune, dove ho messo in vendita dei miei quadri. Il ricavato poi l’ho devoluto alla Fondazione La Farfalla. La seconda, l’ho fatta a Follonica, all’ex Casello idraulico, per raccogliere fondi e aiutare i bambini malati di leucemia. La terza, invece, in collaborazione di Insieme in Rosa onlus, sono tornata a Castiglione dove ho organizzato una mostra artistica-letteraria. Questa mostra era dedicata ai problemi che purtroppo le donne si ritrovano spesso ad affrontare. Oltre alle mie opere, in vendita c’erano anche i libri di Nicoletta di Cecio, che trattano questa tematica».

Una donna dal cuore d’oro: «Ogni volta – continua – che faccio del bene mi sento appagata. Quando fai del bene, vieni sempre ripagato».

L’arte, un mezzo con cui trasmettere del bene

«Io quando dipingo – continua – sono felice. Io uso una qualsiasi tecnica, dall’olio all’acquerello, l’importante è fare arte. Mi piace molto far risaltare i dettagli e i particolari di un quadro, perché sono fondamentali. Tramite essi cerco di trasmettere messaggi di umanità in cui le persone si rivedono».

Marcella mette sempre tutta sé stessa, quando dipinge. Cerca sempre di immedesimarsi nelle sue opere: «In molte opere richiamo delle mie vecchie esperienze. Tempo fa feci un acquerello che mi ricorda mia madre. In molti mi commissionano dei lavori e rimangono felici. Vedono sempre il messaggio che voglio trasmettere e la cosa mi gratifica moltissimo. È bello poter fare del bene con l’arte».

Un successo inaspettato

«È successo tutto così in fretta – racconta –  All’età di 63 anni non me lo sarei mai aspettata di partecipare ad un concorso del genere. E invece le cose accadono quando meno te lo aspetti».

Il concorso è stato organizzato dalla Snai e si è svolto all’ippodromo di San Siro: «Sono stata 6 giorni a Milano – continua – a fine settembre, conoscendo tanta gente per bene. Sono ancora troppo emozionata, quando mi hanno contattata pensavo si trattasse di uno scherzo, vista l’età, visto che non sono conosciuta. Invece da quando mi sono diplomata ho avuto un sacco di soddisfazioni. Si trattava di un concorso basato su dipinti e opere sulla figura del cavallo».

Su 59 artisti partecipanti, lei è stata una dei vincitori: «11 artisti sono stati premiati in tutto – continua –  Oltre ai premi, ad ogni vincitore è stata intitolata una corsa ippica. Ogni fantino vincitore ha poi ricevuto in regalo un quadro di un artista vincitore del concorso». 

Marcella non ha nascosto di aver provato un sacco di emozioni: «Ho pianto dalla felicità – continua – Mi ha fatto piacere regalare un quadro a quel fantino, perché ogni quadro esprime un mio ricordo. La cosa più affascinante di questa esperienza è stata potersi misurare con artisti di grande spessore».

«Mi è dispiaciuto che Grosseto non abbia saputo subito di quest’evento. Le città dove vivono gli altri artisti hanno saputo quasi in contemporanea di questa manifestazione».

Le iniziative non finiranno qui: «Se penso che fino a qualche anno fa ero tra i banchi di scuola, mentre ora ho raggiunto vari traguardi inaspettati, mi emoziono. Voglio continuare a fare del bene con ciò che mi appassiona di più».

Marcella Bianciardi, con la sua esperienza, ha dimostrato che non è mai troppo tardi per inseguire i propri obiettivi.

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