GROSSETO. Un gesto che aiuta a commemorare i militari che hanno perso la vita in uno degli scontri più sanguinosi della Seconda guerra mondiale.
La tre giorni di donazioni, che si conclude domani, 19 ottobre, rappresenta una dimostrazione di generosità che vede protagonisti il centro trasfusionale del Misericordia, l’Avis comunale e il III Reggimento Savoia Cavalleria. Uniti per la salute degli altri.
In occasione della commemorazione della battaglia di El Alamein, dove molti soldati italiani persero la vita, i militari del Savoia hanno deciso di dare vita a un’iniziativa concreta che simboleggia e valorizza il gesto del donarsi per il bene del prossimo. In memoria dei soldati italiani, in particolare della Folgore, che in quell’occasione si sacrificarono senza riserva per la patria.
Iniziative simili sono previste contemporaneamente in altre città toscane
La donazione è iniziata il 17 ottobre. In questi giorni, circa 70 militari, donne e uomini, si stanno alternando per donare il sangue al Centro trasfusionale, diretto dalla dottoressa Silvia Ceretelli. L’evento è promosso da Avis, con l’intervento anche dei volontari delle associazioni Fratres, Croce rossa italiana e deli altri donatori.
«Quest’oggi gli uomini e le donne di Savoia hanno voluto rimarcare l’ormai consolidato rapporto esistente tra il Reggimento e la città di Grosseto», spiega il comandante, colonnello Roberto Forlani. «Abbiamo orgogliosamente abbracciato l’invito del comandante della Brigata Folgore, generale Roberto Vergori, che in occasione della celebrazione per l’80° anniversario della battaglia di El Alamein, ha fortemente voluto questa iniziativa, espressione di grande sensibilità e maturità. Donare il sangue è un atto di responsabilità verso il prossimo e i cavalieri paracadutisti hanno prontamente risposto».
«Unire le forze per la salute degli altri, è questo l’obiettivo. Come in altre occasioni, l’unione di intenti tra il nostro reparto, il reggimento Savoia e Avis porta a importanti risultati di salute per tutti i cittadini», commenta Ceretelli.
Soddisfatto il presidente provinciale dell’Avis, Carlo Sestini. «C’è sempre grande attenzione per la donazione di sangue da parte di forze dell’ordine e delle Istituzioni territoriali. Il rapporto che lega Avis al reggimento Savoia Cavalleria è decennale e in Toscana siamo stati i primi a consolidarlo ulteriormente formalizzandolo in una collaborazione puntuale che si ripete con successo negli anni», ha dichiarato.
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli