Scarceta: artigiani sulla riva del Fiora 3.000 anni fa

MANCIANO. Le voci della storia 2022 si ferma nella suggestiva storica location de “Le Stanze”. In via Cavour 6, sabato 8 ottobre alle ore 17.00.

“Scarceta: artigiani sulla riva del Fiora 3.000 anni fa” mostrerà i risultati delle più recenti indagini archeologiche in una conferenza tenuta da Raffaella Poggiani Keller e Paolo Rondini. Un’occasione unica per ascoltare la storia di un importante insediamento dell’Età del Bronzo dalla viva voce degli archeologi che vi hanno scavato per anni. Un viaggio nella Preistoria del nostro territorio.

Scarceta nell’immaginario dei mancianesi rappresenta senza dubbio un luogo magico, una sorta di crogiuolo di epoche passate e meraviglie di ogni sorta. Lì sorse una centrale idroelettrica, costruita nel 1898 con finanziamenti del Marchese Ciacci e rimasta operativa fino al 1960. Fu progettata dall’ingegnere Temistocle Sadun, pitiglianese di origini ebree e residente a Manciano.
E tutti conoscono anche il Castello di Scarceta, noto anche come castello del Pelagone, complesso sorto agli inizi del Duecento come possedimento della famiglia Aldobrandeschi. alla fine del medesimo secolo la fortificazione fu ereditata dagli Orsini di Pitigliano. A partire dalla prima metà del Quattrocento, purtroppo l’antico castello medievale andò incontro ad un irreversibile periodo di degrado e abbandono.
Ma in quanti conoscono le antichissime origini abitative di questo luogo dove si incrociano così tante linee del tempo?
Scarceta risulta infatti essere uno degli insediamenti protostorici più rilevanti della valle del Fiora, risalente alla media età del bronzo.

Tanti reperti da lì emersi sono oggi conservati presso il Museo di Preistoria e Protostoria di Manciano.

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